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Maniera moderna e manierismo
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Maniera moderna e manierismo
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Nel linguaggio del Vasari, il termine "maniera" era sinonimo dell'odierno "stile". Egli chiarì le parti reciproche fra le tre "maniere" succedutesi nell'arco di tempo che va da Cimabue a Leonardo, Michelangelo e Raffaello, culminando in quella che definì "maniera moderna". Vasari predicava l'obbligo di uniformarsi alla maniera moderna, mentre condannava coloro che non le si attenevano, lasciandosi andare a tormenti e furori affidati a grafismi parossistici. In Pontormo o Rosso Fiorentino, in Tintoretto o Parmigianino, sorta di ribelli e contestatori ante litteram, molti hanno visto gli antenati dell'arte contemporanea. Questo saggio si propone di ribadire le consonanze tra quella stagione e gli esiti più intensi della contemporaneità.
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In commercio dal:
26 gennaio 2004
Pagine:
308 p., ill. , Brossura
EAN:
9788807103636
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Leonardo
05 marzo 2020
Non si può parlare di Manierismo senza nominare Giorgio Vasari come punto di partenza . I capitoli che ne seguono corrispondono ad una serie di corsi tenuti dall'autore all'università di Bologna dal 1994 al 2000 , come docente di Fenomenologia degli stili . Dal periodo Fiorentino o più in genere Toscano , a opera di artisti come il Pontormo , il Rosso Fiorentino , il Beccafumi , a quello Romano a opera degli allievi di Raffaello , come Giulio Romano , Perin del Vaga anche se fiorentino , avendo lasciato la città natale in età giovanile per formarsi presso la scuola di Raffaello . Ritornando al Vasari e alle sue vite , il campo si allarga prendendo in causa la modernità del Lotto e del Pordenone , il Correggio e il Parmigianino , a Venezia :Tiziano e Tintoretto . Per non parlare della triade Leonardo , Michelangelo e Raffaello . Il libro si chiude con un capitolo sull'architettura , ricco di spunti .
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