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E’ il secondo libro della saga che leggo dopo Il segreto dell’inquisitore (lo so, viene molto dopo ma prima o poi li recupererò in ordine). Diciamo che è un po’ un’americanata con insegiumenti, sparatorie e l’americano che salva il mondo, a tratti anche parecchio inverosimile Però nel complesso è godibile e riesce a tenere il lettore incollato alle pagine (mi sono un po’ persa solo quando si parlava di cianobatteri), Riassumendo: intrattenimento allo stato puro!
Abbastanza deludente...molto irreale,a volte anche noioso. Al contrario degli altri romanzi di Rollins questo non mi e' proprio piaciuto.
Buon libro di avventura che non lesina in colpi di scena e azioni mozzafiato, anche se Gray Pierce tende forse troppo a somigliare al DirK Pitt di Clive Cussler (non che mi dispiaccia quest'ultimo, tutt'altro, ma di solito tra l'originale e la copia si sceglie il primo). Buona la scelta del prologo con una rivisitazione suggestiva del viaggio di Marco Polo, presenti a piene mani interessanti annotazioni storiche e scientifiche, anche se forse non sempre supportano in modo del tutto plasusibile le vicende narrate. Il finale sinceramente è un pò criptico e azzardato (non aggiungo altro per non anticipare nulla a chi non l'avesse ancora letto) e anche il fatto che una coppia di persone anziane, un malato di Alzhaimer ed una donna, riesca a tenere testa ad un manipolo di incalliti ed esperti professionisti del crimine mi pare poco credibile. Comunque come tutti i libri di Rollins si legge molto volentieri e non ci si annoia.
Un libro che ha una bella trama, ma che nel complesso é deludente, perchè continua a descrivere le scene con troppa azione fuori dalla realtà, in cui azione e impossibile vengono mescolati in modo esagerato. Poi troppe volte i personaggi principali sono in pericolo di vita e si salvano perché i loro nemici temporeggiano, sembra di vedere i film con steven seagal, e chuck norris... Un pò meno fantasia e più trama sarebbero meglio graditi.