La mente, l'anima, il corpo. Modelli greci

"Scuote l’anima mia Eros, come vento sul monte che irrompe entro le querce; e scioglie le membra e le agita, dolce amara indomabile belva".Odio,amore,follia,crudeltà e ragione si intersecano nella filigrana di questo libro per dare voce all'unità irriducibile dell'uomo.Da Omero a Platone le anime da ombre spettrali che riproducono se stesse dopo aver abbandonato il corpo a entità incorporee come"il vero centro della persona non solo nella vita incarnata ma anche prima della nascita".Il corpo e l'anima si muovono e si compenetrano in un rapporto dualistico e 'biforcuto',l'uno è subordinato all'altra come afferma Platone che riconosce quest'ultima suddivisa in tre parti,di cui la prima,afferente alla ragione è il frammento dominante e disciplinante,tanto da parlare di politicizzazione dell'anima.Stato e anima governati allo stesso modo affinché entrambi non siano dei vasi bucati e insaziabili "si tratta piuttosto di applicare alla politica una capacità di misurazione esatta o meglio una capacità di stabilire con esattezza proporzioni armoniche".Il fine è il bene assoluto che i governanti filosofi devono raggiungere,ovvero l'amore per il sapere.Seguire i consigli degli stoici sull'impiego delle nostre risorse mentali per contrastare i media e le apparenze "Epitteto esprime l'interazione tra il divino e l'umano chiamando la mente uno spirito divino" infatti "non sei né carne né peli,ma volontà morale:e se questa sarà bella,sarai bello".La parola come ancella della verità o come fautrice della forza della persuasione,arma della giustizia o strumento per arruffianarsi il pubblico. La retorica,suggerisce Socrate,"sta all'anima come l'arte del pasticcere sta al corpo":ciò che davvero procura il bene del corpo è la ginnastica che per l'anima è la giustizia o la legislazione mentre"l'analogo della cosmetica sono la retorica e la sofistica.Per Socrate,la retorica senza giustizia è pericolosissima".