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Da uno dei più applauditi scrittori francesi, vincitore di premi prestigiosi, un intenso romanzo-favola che racconta la Shoah con voce lieve e commovente.
«Con tocco lieve e fiabesco Grumberg ci porta nell'incubo più nero della storia recente, e lo fa attraverso il sentimento più puro che ci sia: l'amore di una madre» - Il Venerdì
«Una storia splendida e terribile» - Libération
Questa è una favola, e come tutte le favole inizia con C’era una volta. C’era una volta un bosco, in cui vivevano un povero boscaiolo e sua moglie. I due non avevano figli, e se l’uomo era contento, perché questo significava bocche in meno da sfamare, per sua moglie il desiderio di un bambino da amare era quasi doloroso.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una favola molto riflessiva, in particolare sul destino dei bambini durante la seconda guerra mondiale. Consiglio.
A fare da sfondo al romanzo è la seconda guerra mondiale. La fiaba qua raccontata è piacevole da leggere, ma non è niente di speciale e troppo fantasiosa a mio parere. Successione di eventi con coincidenze quasi impossibili. Bello lo stile e scritta bene, per quello vale tre stelle
Storia semplice ma toccante, lo consiglio molto poiché ti racconta uno dei più grandi drammi dell’umanità, la Shoah, attraverso una favola. Questa è una favola ambientata nel periodo della seconda guerra mondiale, che mette in relazione la cruda realtá della Shoah, dei treni merci che trasportano migliaia di ebrei per poi deportarli in campi di sterminio, con una storia dolce, con l’incanto e l’illusione di una favola, basata sull’amore donato ai bambini e sul senso della vita vera. Ció che ci immerge di più nella realtà dell’Olocausto è il fatto che l’autore del libro, un figlio e nipote di deportati dalla Francia, sottolinea proprio che la storia raccontata è una storia vera, tratta dal memoriale della deportazione degli ebrei di Francia. È abbastanza corto e si legge abbastanza bene.
Recensioni
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