Meridiano di sangue

Forse l'apice della produzione di McCarthy. Un estremo letterario Un mondo fatto esclusivamente di violenza. La natura arcaica e crudele del sud degli Stati Uniti e il confine con il Messico. Qui lo scrittore si mostra come l'erede di Faulkner, Melville e Milton. in un libro senza tempo. Da leggere e rileggere.

13 Gennaio 2023. Il viaggio è terminato. Possano piacere o meno, Meridiano di sangue e la Trilogia della Frontiera restano due capolavori assoluti, due opere che hanno lacerato la mia anima. Non leggerli sarebbe un peccato per noi che abbiamo avuto la fortuna di nascere nel loro tempo. McCarthy ha bruciato vecchie letterature e acceso miccie ignote dentro di noi. In tantissimi tenteranno di seguirne le orme, ma non potranno raggiungere l'originale. Perché Meridiano di sangue ha qualcosa di cosmico. Ogni capitolo è come una freccia che entra nella carne. Qui, occorre ribadirlo una volta per sempre, non c'è nulla di Faulkner, non c'è nulla di nulla del genere Western. Meridiano di sangue, caso mai, è imparentato con l'Apocalisse, con l'Inferno di Dante, i Libri Proibiti di William Blake, e naturalmente con Melville. Ma in Meridiano di sangue si trova anche qualcosa di nuovo: l'epica totale dell'umanità al tramonto, dell'onnipotenza umana che sfocia nel delirio. Qui la Storia si frantuma nell'assurdo. Qui la realtà fa a pezzi ogni regola. Questa è l'epopea della violenza totale ed insensata. Due i protagonisti: il primo è un ragazzino senza nome, senza un fine, senza amore; il secondo è il giudice Holden, giudice di tutto, giudice di tutte le cose create, un dio della guerra con una pancia immane, altissimo, pelato, simile d'aspetto ad un tremendo neonato, sembra uscito dalle viscere d'un caos primordiale. Ricorda al mondo che in fondo vi è solo una verità: la guerra è dio.

Letto dopo La Starda, che mi aveva estremamente impressionato per la potenza narrativa e le immagini ricreate, e Non è un paese per vecchi, che comunque non mi era dispiaciuto. Purtroppo se l’aspettasti a non fosse stata così alta probabilmente non avrei avuto tanta delusione. La narrazione è troppo confusionaria, la noia a tratti galoppava più dei cavalli della banda su le cui gesta è basata questa storia… Per me è decisamente no.