«Mi scusi, per trovare Dio?» Domandò il piccolo maialino. Ediz. illustrata

Tenetevi forte, questa non è una favola che parla di ateismo. E lo fa in maniera esplicita perché seppur i protagonisti siano dei personaggi tipici del mondo narrativo per bambini, un maialino e un riccio, i loro interlocutori sono nientemeno che, nell’ordine, un rabbino, un vescovo e un mufti. Poterla leggere in italiano sembra davvero incredibile tanto più che, da notizie sul web, la versione originale tedesca avrebbe rischiato la censura. Di primo acchito a colpirmi è stato il sottotitolo: favola per bambini e adulti. Più per gli uni o per gli altri mi sono chiesto. Così l’ho letta a miei due bimbi; sì sì è come state pensando: l’ho comprata perché sono un non credente a volevo offrire anche ai figli il mio punto di vista sulle religioni. Ebbene il secondo, in età di scuola d’infanzia, non ha capito proprio nulla, l’altro, alla scuola elementare, l’ha letta da solo con la mia supervisione esplicativa ma arrivato alla fine mi ha liquidato con un bella ma domani sera prima di dormire ne leggiamo un’altra. Qual è la conclusione? Ecco sebbene sia un libro da comprare e leggere assolutamente, perché è unico e quindi non può mancare a chiunque abbia altri libri per bambini, si è persa un’occasione per parlare di ateismo/teismo ai bimbi. Sarebbe bastato che l’autore avesse letto la bellissima lezione della maestra di mio figlio sulle favole (non fiabe) per capire che un testo indirizzato ai bambini non può essere così diretto, bisogna giocare con metafore e allegorie, altrimenti il bambino, completamente digiuno o quasi in materia religiosa, non imparerà gran che. Insomma autori di favole non ci si improvvisa. Discorso diverso per gli adulti, ma solo per quelli disposti a imparare anche da un testo per bambini e in questo c’è da imparare parecchio. Nulla da dire invece per i disegni, davvero ottimi.

Nella sua disarmante semplicità, questa storia dimostra come le religioni si fondino solo sulla paura, e solo chi è libero dai loro precetti riesce davvero a vivere felice e sopattutto ad amare. Una piccola storia che mostra il volto oscuro e terribile di religioni che a parole predicano l'amore e la fratellanza ma alla fine creano solo dolore e morte. Un libro consigliato a tutti!!

Un libro delizioso, che riassume in poche gustosissime paginette un paio di secoli di critiche e di discussioni circa la natura dei monoteismi: Ebraismo, Cristianesimo, Islam; alla fin fine non è un libro "contro", ma solo una serena e divertente passeggiata tra le assurdità, le imposture, le oscurità che l' idea di "Dio" porta con sè e in sè (idea che la maggior parte della gente considera come "la religione" per eccellenza). Incanta la levità con cui gli autori hanno trattato una materia tanto grave: irresistibile a questo proposito il dialogo tra il prete e il maialino: "Gesu' è morto per le vostre colpe!" fa il prete, e il maialino: "Ma non c'era bisogno di tanto: il porcospino e io siamo in genere piuttosto buoni..." . E' davvero un libro per bambini? forse no, forse gli Autori hanno voluto dimostrare - semmai ce ne fosse bisogno - che basta essere un po' bambini (di 8 anni o di 80) per riuscire a dissolvere tutti quei dogmi, sacre scritture, autorità religiose che hanno reso e rendono il mondo cosi' triste.