Morbose fantasie

Scritto giovanile che presenta caratteristiche chiave della produzione dell’autore, quali il gusto per il perverso, il macabro. Emerge anche la tematica della donna bella e crudele che esercita il suo ascendente senza remore. L’eccentrico protagonista invita l’amico scrittore ad assistere a un omicidio di cui è venuto per caso a conoscenza. A osservare lo spettacolo, non a sventare il delitto. Ci troviamo a duellare con alcuni degli istinti umani prevalenti: la psiche è combattuta tra seguire ciò che crede giusto e ciò che appartiene alla sfera dei desideri. Desideri che non sono necessariamente morali e condivisibili, e che svelano ciò che di più ossessivo e morboso alberga in noi. L’autore ci invita, con una spiccata vena ironica, a scendere la scala che porta all’essenza dell’animo umano, un gradino alla volta, per indagarne la parte più recondita. In una vicenda che si ammanta di teatralità e inganno, cosa sono le morbose fantasie? Un gioco delle verità: si tratta di uno slancio immaginativo o di ciò che è provabile e…reale? Sembra quasi di respirare qui i segnali di un Giappone che comincia a schiudersi, muovendosi verso Occidente. @culturalpills

💋 «Morbose fantasie» di Jun’ichirō Tanizaki è stato il mio primo approccio a questo prolifico e sfaccettato autore e devo dire che mi ha fatto un’ottima impressione; il suo racconto mi ha tenuto incollato alle pagine dall’inizio fino alla fine, trepidante di scoprire cosa sarebbe successo nelle pagine seguenti. 🔪 Sonomura scopre casualmente una coppia criminale che ordisce un misterioso omicidio e decide di coinvolgere anche un caro amico ad assistervi: così, Sonomura si innamora di questa eccentrica donna mortale dalla pelle bianca come la porcellana, le vesti variopinte e il forte profumo. La sua gestualità mentre si accinge a togliere la vita agli uomini lo colpisce: lo fa con grande classe, senza mai sporcarsi di sangue e cullando in maniera quasi materna il malcapitato sulle sue gambe. L’innamoramento di Sonomura diventa un’ossessione talmente forte che egli vuole farsi dominare fino a lasciarsi uccidere da essa stessa. Tuttavia, niente è come sembra e infatti si percepisce la poetica di Tanizaki che vede spesso l’uso di una certa ambiguità: nulla è come sembra, come dimostra il finale. ⚰️ È vivo l’eco dell’influenza di Edgar Allan Poe, a cui egli si ispira, in particolare della sua opera “I delitti della via Morgue”, soprattutto per quanto riguarda il colpo di scena finale e la struttura narrativa, ma anche della figura decadentista della femme fatale e del tema masochistico dell’uomo che vuole farsi dominare dalla sua bellezza mortale. 📒 Consiglio a tuttə la lettura di questo racconto, che presenta tuttə gli elementi caratteristici di Tanizaki: il masochismo, le perversioni sessuali, il noir e la pulsione di morte. Riconosco tuttavia che questo racconto è solo la punta dell’iceberg della vasta produzione di questo autore e vi invito a – come farò io – leggere anche le sue opere di spicco, tra cui «Neve sottile» e «L’amore di uno sciocco», oltre al saggio «Libro d’ombra».

Mistero, erotismo, fascino, ironia... Tutto si intreccia nelle trame intriganti di Tanizaki, maestro della letteratura moderna!