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Dettagli

2022
19 gennaio 2022
192 p., Brossura
9788830105041

Descrizione

Un romanzo lucido e terribile, divertito e tagliente, che si misura con i grandi temi – la paura, la crescita – e reinventa le regole del gioco. Una storia sulla fatica di cavarsela in un mondo a misura di adulti, quando gli adulti escono di scena e ti lasciano solo.

Così, alle nove e mezza di mattina del primo gennaio 1997, s'incamminarono verso il paese. Chi li avesse visti insieme, zaino in spalla, avrebbe pensato a due ragazzini che stanno andando a scuola. Proprio lì erano diretti: nel centro esatto del caos.

Tutto ha inizio con una ragazzina che gioca nella neve. Si chiama Sonia, sono le vacanze di Natale del 1996 – quelle della grande nevicata – e lei deve passarle suo malgrado a casa della nonna. Siamo a Lanzo Torinese, un paesino di mezza montagna dove ogni cosa sembra rimasta ferma a cinquant'anni prima. Compresa la casa cigolante e ingombra di mobili in cui vive nonna Ada, schiva, severa vecchia che nella zona ha fama di guaritrice (ma chissà, forse è altro), per la quale Sonia prova un affetto distante. La scuola ha chiuso prima del previsto a causa di quello che tutti chiamano "l'incidente": la professoressa Cardone, acida insegnante di italiano, si è trincerata nella sua aula e durante una lezione – di fronte a una classe segregata e terrorizzata – ha fatto qualcosa di indicibile. Qualcosa che adesso, mentre Lanzo un po' alla volta si svuota per via delle feste e dell'incessante vento ghiacciato, sembra riguardare tutti gli abitanti. Toccherà a Sonia, insieme al suo amico Teo, ragazzino di famiglia contadina educato alla voracità, affrontare l'incubo in cui sono precipitati. Complici per forza, Sonia e Teo si avventurano nel biancore accecante della neve col distacco curioso di chi non ha pregiudizi e forse proprio per questo può sperare nella salvezza. Ma che cos'è la salvezza? Andar via, cambiare vita? O restare e tentare di resistere?

Valutazioni e recensioni

2,9/5
Recensioni: 4/5
(16)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Libro confuso con una storia troppo aperta che si chiude davvero inspiegabilmente male. L'uso della frase ad effetto ogni due pagine per portare avanti la narrazione lo ho trovato quasi urticante. Descrizioni portate avanti dal punto di vista dei ragazzini protagonisti completamente fuori fuoco ed excursus insignificanti che in un libro di mille pagine mi stanno benissimo, in uno di 180 no. Per me é proprio un grosso NO.

Recensioni: 5/5

Suggerito da un conduttore di un programma radiofonico, la trama di questo libro mi ha subito incuriosita e intrigata e quando la professoressa commette quel gesto "indicibile", sono rimasta così sorpresa e sconvolta.. il racconto sembra inizialmente tranquillo..dei ragazzi normali, classici adolescenti nel 1996, in un paesino di montagna..ma poi è così surreale.. mi è piaciuto e lo consiglio.

Recensioni: 5/5

Siamo in una piccola frazione di Lanzo Torinese, una zona a me molto cara perché vi ho trascorso l’infanzia e gran parte della vita adulta in villeggiatura con i nonni e tutta la famiglia. Si , sottolineo volontariamente la parola NONNI perché la nonna di Sonia è una protagonista chiave di tutto il romanzo I nonni e i nipoti, un rapporto spesso esclusivo, magico. Eppure la magia non c’entra nulla perché in questa piccola borgata è tutto reale, lo sono le strade , i sentieri, le case e i volti, persino gli accenti sulle parole del dialetto che da bambini ci fanno sorridere talmente ci paiono strane ma da adulti il loro suono ci riporta indietro nel tempo e ancora una volta li. A Borgo Loreto succede “un incidente” un evento che cambierà la vita del paese e la vita di tutti. Per sempre. Sonia e Teo cercano di interpretare gli eventi, devono reagire, devono sorreggersi e ancora una volta saranno i giovani a combattere e a cercare di vincere l’orrore e la follia Ancora una volta , insieme. Per sempre.

Recensioni: 5/5

L'idea di fondo è di per sé piuttosto intrigante. Il problema è che l'autore conduce la narrazione di qua e di là dando la constante impressione di non saper bene dove andare a parare, di improvvisare. Al di là della plot narrativo piuttosto noioso e difficilmente coinvolgente, ho apprezzato comunque lo stile. La cosa davvero sconvolgente è però il prezzo: 17 (diciassette) euro per duecento pagine di niente. Decisamente un furto. Consigliato ai lettori di S. King (senza la pretesa di essere equiparato).