La morte di Ivan Il'ic

E molto interessante lo consiglio vivamente

Poche cose sono certe nella vita: il mio amore per la letteratura russa è una di queste. Questo libricino è immortale nella sua "semplicità". Ivan Il'ic, verso la fine della sua vita, si trova a porsi le domande che tutti noi ci poniamo o dovremmo porci su quanto sia giusto vivere la vita che gli altri si aspettano da noi, quanto sia giusto seguire sempre e comunque le convenzioni, sacrificare se stessi affinché gli altri considerino noi e la nostra vita come accettabile e rispettabile. Ma ne vale davvero la pena? Prezioso.

Protagonista del romanzo è Ivan Il’ič, burocrate ambizioso ed egoista che si ritrova, suo malgrado, a condurre una vita limitata a causa di una misteriosa malattia. La malattia lo spinge ad analizzare le sue scelte, decisioni intraprese al solo scopo di ottenere una posizione nella società aristocratica e a garantirsi una sicurezza economica; queste riflessioni interiori lo portano perciò a ripercorrere il suo vissuto e ad arrivare a una nuova consapevolezza di sé che però giunge irrimediabilmente troppo tardi. Ciò che emerge da questo racconto di Tolstoj è la miseria umana, l’attaccamento al denaro e la mancanza di valori rinvenibili non solo nei famigliari ma anche nei colleghi di lavoro, dipinti come soggetti privi di scrupoli e interessati soltanto alla posizione vacante lasciata dal giudice. Pubblicato per la prima volta nel 1886, la novella di Lev Tolstoj conserva ancora oggi un’attualità disarmante ed è una delle opere più celebri dell’autore russo.