La morte nel villaggio

“La morte nel villaggio” è il primo romanzo giallo della serie dedicata a Miss Marple, personaggio nato dalla penna di Agatha Christie. In questo libro, la vittima è il Colonnello Protheroe, il cui corpo viene ritrovato dal vicario Clement nel suo stesso studio; i sospettati però non sono pochi, poiché molte persone nel villaggio hanno un movente o qualche segreto da nascondere, come sostiene la stessa Miss Marple, che abita vicino al vicariato. Come sempre, Agatha Christie mostra il suo talento nel confondere le idee di lettori e lettrici, anche se questa volta sono riuscita a intuire chi ha commesso il delitto prima della rivelazione finale. La lettura è stata scorrevole e piacevole, sebbene non abbia particolarmente amato alcuni personaggi, troppo impiccioni e pettegoli per i miei gusti, ma sicuramente utili ai fini della risoluzione del caso. Devo ammettere anche che il personaggio di Miss Marple mi piace meno rispetto a quello di Poirot; d’altra parte però non ho una visione completa del personaggio, che qui sembra essere più secondario rispetto ad altri, poiché questo è l’unico romanzo della serie di Miss Marple che ho letto.

Il vicario del villaggio inglese di St. Mary Mead, Leonard Clement, trova all'interno della sua biblioteca il corpo esanime del colonnello Protheroe, ucciso da un colpo di rivoltella. Un paio di personaggi si auto-accusano ma sarà Miss Marple a risolvere il mistero, scoprendo che gli autori del delitto sono stati la moglie Ann e l'amante di quest'ultima, Lawrence Redding (un pittore). Il pittore aveva nascosto la rivoltella, dotata di silenziatore, nel vaso di una palma, nello studio del vicario; successivamente Ann aveva recuperato la rivoltella e ucciso il marito. Brillante giallo di Agatha Christie, che anche qui intesse una trama ricca di colpi di scena e decisamente intrigante. Alcune battute nel romanzo sono memorabili. Eccole: “è molto più eccitante essere per qualcuno non il fiore all’occhiello, mail peccato segreto”. Un’altra: “non esiste investigatore in Inghilterra che superi in abilità una zitella di età incerta, che non sappia come ammazzare il tempo”. Battuta che farà tremare le vene dei polsi ai detectives inglesi, escluso forse Sherlock Holmes. E’ curioso il nome del colonnello Protheroe che, scomposto, potrebbe suonare come proto-eroe, cioè il primo eroe. Giallo interessante in cui Agatha Christie non sbaglia una battuta.

Il primo romanzo nel quale compare miss Marple e uno dei tanti che rivela la pessimistica concezione dell'animo umano dell'autrice; connazionale di Hobbes, anche la Christie condivide la spietata e cinica convinzione che l'uomo sia un lupo per gli altri uomini . L'apparente tranquillità di un villaggio cela rancori e meschinità che nulla hanno da invidiare al violento stato di natura del quale parla il filosofo inglese.