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Rudolf Buchbinder, uno degli interpreti leggendari del nostro tempo, esegue le trascrizioni per pianoforte solo dei più celebri lieder di Johannes Brahms realizzati da Max Reger. Un repertorio raramente eseguito e ascoltato che contiene pagine incantevoli. Reger, grane ammiratore di Brahms, disse: "Nel caso di tali capolavori, qualsiasi abbellimento e qualsiasi tentativo di introdurre una nota di brillantezza sarebbe un inaudito atto di vandalismo. Intendo adottare un approccio diverso, facendo emergere la linea vocale conservando l'accompagnamento originale nel modo più fedele possibile". "Quando mi sono imbattuto nei tesori che sono i lieder di Brahms e che Max Reger ha arrangiato per pianoforte solo, non avrei potuto essere più entusiasta” afferma Rudolf Buchbinder e aggiunge “Ho trovato profondamente commovente immedesimarmi in un mondo pieno di questi preziosi gioielli, esplorare un universo che è un mondo a sé e lasciarmi trascinare dal testo che è stato trasformato in forma musicale. Spero che i miei ascoltatori apprezzino questo viaggio in un mondo interiore e che la loro curiosità sia sufficientemente stimolata per trovare il tempo di ascoltare ogni singolo brano e sperimentare l'intensità di queste opere d'arte, che rinunciano completamente alla necessità di parole."
Compositore tedesco.La formazione e l'incontro con Schumann. I rudimenti di musica impartitigli dal padre, suonatore di contrabbasso, e lo studio del pianoforte, effettuato con F.W. Cossel, gli permisero presto di guadagnarsi la vita in orchestrine locali. Approfondiva intanto, sotto la guida di E. Marxsen, lo studio della composizione. A vent'anni, nel corso di una tournée (accompagnava al pianoforte il violinista R. Reményi) conobbe J. Joachim che, già celebre, lo introdusse nei più influenti circoli musicali tedeschi. Se l'incontro con Liszt a Weimar (1853) lo lasciò indifferente, decisivo per la sua formazione fu quello con Schumann a Düsseldorf. Vedendo in B. una sorta di antidoto alla corrente «progressista» rappresentata da Liszt e Wagner, Schumann segnalò al pubblico il giovane musicista,...
Compositore e organista tedesco. Già a sedici anni sedeva allo strumento della chiesa cattolica di Weiden. Affidato alle cure di H. Riemann, studiò nel conservatorio di Wiesbaden (1890-93). Malato di nervi, eppure attivissimo, nel 1901 si stabilì a Monaco; vi rimase sino al 1907, nonostante l'ostilità del pubblico e dei colleghi. Dal 1907 sino alla morte insegnò al conservatorio di Lipsia. Nel quadro della grande crisi romantica, la figura di R. incarna l'ideale del ritorno a una concezione pura della musica, ricercando da un lato la suggestione del formalismo classicista, dall'altro la rinascita del contrappuntismo barocco. Del tutto singolare è la posizione occupata da R. nell'ambito della storia musicale tedesca: la sua opera è l'elemento di congiunzione fra due stili o epoche, una tecnica...
Pianista austriaco. Tra i migliori talenti della sua generazione, è apprezzato soprattutto come interprete dei classici viennesi. Suona anche in trio con J. Suk (violino) e J. Starker (violoncello).