Nel ritmo del piacere. Amore, morte & Duran Duran

Comprato, letto, piaciuto tutto in un fiato. Un viaggio piacevole in una marea di ricordi che serve anche per un breve excursus storico in un periodo che volevo approfondire. Seppure la scrittura sia semplice, è ritmico e appassionante. Lo rileggerò per riflettere su i mille nomi, spunti, località e posti che racconta. Insomma bravo.

Non è tutto oro quello che luccica, ma caspita, quanto luccica!. Pur nell' esaltante turbinio di musica, video, tour mondiali, feste glamour, sesso, droga e alcol, la vita di una popstar è fatta di picchi e di abissi, di euforia e di amarezza. John Taylor dipana la sua storia partendo dalla sua infanzia a Hollywood, Birmingham, per raccontare la sua incredibile carriera di musicista, la nascita, il successo, l'insuccesso e infine il ritorno dei Duran Duran. E' sincero nel ricordare l'incrollabile fede nel successo e la pura ambizione che ha contraddistinto la band sino agli esordi come pure nel raccontare gli anni bui della sua dipendenza da alcol e droga, la pressione causata dagli anni dell'oblio e dell'insuccesso. Ma soprattutto parla di lavoro, di fatica e di interminabili jam sessions perché i Duran Duran sono musicisti che scrivono e suonano la loro musica da oltre quarant'anni. La parte finale del libro, quella che descrive gli anni dopo il 2000, è un po' frettolosa, peccato. Rimane però una piacevole e stimolante lettura.

Biografia ben scritta, scorrevole e molto piacevole da leggere. Non bisogna necessariamente essere fan dei Duran Duran per conoscere John Taylor, bassista di un gruppo che ha fatto la storia della musica dagli anni '80 ad oggi. Ovviamente la maggior parte del libro si concentra sulla nascita del gruppo e la veloce scalata al successo planetario, ma non è un libro solo sui Duran Duran. Anzi, la biografia ci presenta un ragazzo che è diventato uomo e padre di famiglia imparando dai propri sbagli (e ce ne sono stati) e che ha letteralmente vissuto sulle montagne russe (dalla fama internazionale da Vip, al ricovero in centro di recupero per disintossicazione e depressione) ma non perdendo mai la passione per la musica e la voglia di creare buona musica. Se i Duran Duran oggi sono ancora in piedi è per il forte legame che c'è tra i membri della band. Di cose da raccontare c'è ne sarebbero state veramente tante, ma stiamo parlando di quarant'anni di carriera che nel libro lasciano più spazio al lato privato dell'autore e al maturare imparando a gestire fama e insuccessi. Per uno come me poi, che ha vissuto il fenomeno Duran fin dagli inizi, è stato un bellissimo viaggio che mi fa apprezzare ancora di più la grandezza di questa band.