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Nereo Rocco. La leggenda del paròn continua
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Nereo Rocco. La leggenda del paròn continua - Gigi Garanzini - copertina
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Nereo Rocco. La leggenda del paròn continua

Descrizione


È diventato così vorticoso il calcio dei nostri giorni, in cui appuntamenti ed emozioni, polemiche e prodezze si accavallano all'infinito, da indurci sempre più spesso alla riscoperta di un tempo in cui tutto aveva una scansione più umana, più congeniale a una passione da assaporare anziché da trangugiare. Cresce anche tra i giovani la curiosità per la memoria, la domanda di personaggi che hanno segnato altre epoche. Come quell'autentico fuoriclasse di umanità che fu paròn Rocco. A trent'anni dalla scomparsa, prematura non solo per l'anagrafe ma per il vuoto lasciato in tutti i veri amanti del calcio, Gigi Garanzini, che lo conobbe e lo frequentò quando era ormai sul viale del tramonto, ritorna sulle tracce dell'inimitabile allenatore triestino. Un "viaggio nella memoria", come lo definisce l'autore, che copre tutte le tappe della carriera e le diverse città che lo hanno visto protagonista: dalla sua Trieste, che amava di un amore non poi del tutto ricambiato, a Padova, dalla Milano rossonera dei grandi trionfi euromondiali alle più sofferte esperienze nella Torino granata e a Firenze. A rievocare la figura di Rocco, si succedono le testimonianze di molti personaggi noti e meno noti. Una rivisitazione appassionata, ma mai agiografica, che celebra le qualità del tecnico senza tacerne qualche limite o gli episodi meno convincenti. Per tutti gli innamorati del pallone, al di là delle bandiere d'appartenenza, scoprire (o riscoprire) una commedia umana autentica, immersa in un'atmosfera genuina.
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Dettagli

2009
17 febbraio 2009
202 p., Brossura
9788804588276

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Crusader
Recensioni: 5/5

Una delle più belle biografie sportive che abbia mai letto, la storia del capostipite di una razza di allenatori e uomini di gran valore e di gran spessore, bravissimo Garanzini a raccontarla

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Fabio
Recensioni: 4/5

Un libro ricco di storie e di aneddoti che Garanzini lega con sapienza e mestiere riuscendo a darti la sensazione che quel calcio e quei uomini non ci saranno più. Un tuffo in un mondo lontano ma ricco di valori e di un modo di fare sport da studiare per provare a riportare al giorno oggi qualcosa che obiettivamente manca. Fondamentale per chi ama lo sport e il calcio.

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Valter Lancellotti
Recensioni: 5/5

Il calcio che si rimpiange negli anni delle mourinhate o moggiate. Garanzini scrive benissimo come del resto parla benissimo (ascoltare per credere Radio 24). Del resto da uno che produce un vino sconosciuto e buonissimo solo per passione cosa ci si può aspettare. Il paron lo avrebbe apprezzato anche per questo.

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La recensione di IBS

«Nereo Rocco, de profession bel giovine, morì all'ospedale Maggiore di Trieste la mattina del 20 febbraio '79». Lo chiamavano il paròn, una quercia d'uomo passata alla storia del calcio italiano per le sue doti sportive e, soprattutto, umane. Triestino purosangue, buon calciatore e allenatore di Triestina, Padova, Milan, Torino e Fiorentina, Rocco viene raccontato a trent'anni dalla scomparsa da Gigi Garanzini, firma sportiva della Stampa e di Radio 24 che già aveva felicemente ritratto Enzo Bearzot, allievo di Rocco, nel libro Il romanzo del vecio. Ma perché scrivere di Nereo Rocco, oggi? Forse perché di lui, «ben al di là degli scudetti e delle coppe - spiega Garanzini - resta la memoria viva, pulsante, di una straripante umanità tramandata di giocatore in giocatore, di generazione in generazione». Rocco, infatti, ha degli eredi diretti: i commissari tecnici Bearzot e, come loro stessi hanno autocertificato con orgoglio, Trapattoni e Maldini.
Questo viaggio nella memoria, intrapreso nel '99, a vent'anni dalla scomparsa, e ripercorso adesso che gli anni son diventati trenta, parte da Trieste, "lo spogliatoio di famiglia", dalla macelleria Rocco chiusa nel '96 tra mille tormenti, e dai due figli Bruno e Tito. La città nell'89 gli ha intitolato uno splendido stadio, Rocco vi faceva ritorno tutte le domeniche, alla sera, in macchina, da Padova, Milano o Torino. Cascasse il mondo, il lunedì del paròn era a Trieste, con la moglie, la siora Maria che gli faceva trovare pronto l'arrosto con le melanzane e le zucchine impanate, il vino Terrano del Carso e quei rossi corposi meno adatti ai suoi figli giovani, le visite dei giocatori da Grado o Lignano d'estate. L'allenatore si negava alle telefonate pressanti dei giornalisti, poi però c'era l'appuntamento fisso del lunedì sera, alla trattoria "Jeti", dove i commensali si riunivano per aggregazione spontanea, potevano essere dieci come quaranta tra amici e conoscenti, vi si davano convegno ad aspettarlo e lui, piazzato a capotavola, non li deludeva mai. Un rito familiare, simbolo di un calcio genuino che non c'è più, che Rocco avrebbe replicato anche nella Milano degli anni 70, sponda rossonera, sulle tavolate del ristorante "l'Assassino", trasformato in ufficio e quartier generale del Diavolo. Quella sua capacità di coinvolgimento, che gli derivava da una simpatia istintiva e dal saper cogliere gli umori nell'aria, avrebbe fatto negli anni la fortuna di Rocco come allenatore, capace di amalgamare i giocatori e di amministrare lo spogliatoio della squadra come fosse una grande famiglia.
Il racconto di Garanzini su questo grande istrione del nostro calcio è ricco e articolato, con lieve nostalgia attraversa gli anni 50 e la promozione in serie A del suo Padova, le avventure sulla panchina del Milan con la conquista delle Coppe dei campioni, nel '63 a Wenbley con Altafini e nel '71 con Rivera contro l'Ajax, e termina con un omaggio ai suoi "discepoli" e "cugini", e con un saluto affettuoso da parte dell'autore che contribuisce a diffondere la leggenda del paròn ancora oggi.

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Conosci l'autore

Gigi Garanzini

è un giornalista televisivo e radiofonico biellese di nascita e langarolo d'adozione. Ha pubblicato Il romanzo del Vecio (Baldini & Castoldi, 1997), dedicato a Enzo Bearzot, Nereo Rocco. La leggenda del paròn (Baldini & Castoldi, 1999), E continuano a chiamarlo calcio (Mondadori, 2007), Nereo Rocco. La leggenda del paròn continua (Mondadori, 2009) e Il minuto di silenzio (Mondadori, 2017).

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