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Dettagli

12
2013
Tascabile
5 giugno 2013
256 p., Brossura
9788807900396

Descrizione

«Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere.»

Uno, nessuno e centomila (1926) fu definito da Pirandello "romanzo testamentario". Si tratta infatti del suo ultimo romanzo e segna il culmine della riflessione sulla disgregazione del soggetto iniziata con Il fu Mattia Pascal (1904). Attraverso la tragedia di Vitangelo Moscarda – che scopre di essere estraneo a se stesso, "costruito" dagli altri a modo loro, molteplice quante sono le situazioni in cui si trova – Pirandello costruisce una delle rappresentazioni più efficaci dell'assurdità dell'uomo moderno, e delinea la sua filosofia. Alla base della sua visione del mondo, come mostra il filosofo Remo Bodei, c'è la sfiducia che l'uomo possa accrescere la sua coscienza in modo positivo attraverso la messa in luce e il superamento delle contraddizioni.

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(36)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Dopo aver notato per la prima volta un difetto del suo naso, Vitangelo Moscarda inizia a guardarsi con sospetto e a non riconoscersi più per l’uomo che è sempre stato. Nel tentativo di comprendere chi è in realtà, intraprende una serie di riflessioni e di stravaganti esperimenti che rasentano quasi la follia: la conclusione a cui giunge è che l’identità non è mai univoca, ma riflette le centomila personalità che sono frutto del modo in cui gli altri ci vedono. Non c’è verso di combattere le molteplici versioni di noi che abitano la realtà degli altri e che mai corrispondono alla nostra versione di noi stessi: infatti, quando Moscarda prova a convincere i suoi compaesani di non essere l’usuraio che tutti credono con una bizzarra azione di beneficenza, l’unico risultato che ottiene è che tutti gli danno del pazzo. E allora l’unica via di fuga è diventare nessuno, rinascere e reinventarsi ogni attimo, senza più ricordi e senza più pensieri. Questo romanzo dalla lunghissima gestazione, che rappresenta un vero e proprio testamento di Pirandello, riprende e approfondisce il tema della disgregazione del soggetto, già trattato in altri romanzi e nel saggio sull’umorismo, configurandolo come condizione tipica dell’uomo moderno e suo destino ineluttabile, a cui non sembra esserci rimedio.

Recensioni: 5/5

Da leggere assolutamente. Anche in diversi momenti della vita.

Recensioni: 5/5

Romanzo psicologico ma anche umoristico che tratta la teoria del relativismo. Ogni persona cerca di imporre la propria visione di sé e degli altri. Ognuno di noi è uno, è tanti e allo stesso tempo è nessuno........ "Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile."

Recensioni: 5/5

grandissimo classico!!!