Noi non sapevamo. Lingua, turismo, industria, basi militari, ambiente. Testo italiana e sardo

Saggio spietato su come la Sardegna, la sua terra e la sua gente siano stati oggetto di forme di colonizzazione che hanno toccato la lingua, l’ambiente, la cultura millenaria lasciando profonde ferite ancora aperte: una industrializzazione legata al petrolio che ha provocato inquinamento e disastri ambientali fonti anche di seri problemi sanitari per le popolazioni; un turismo che ha cementificato le coste ignorando il resto dell’isola; servitù militari che, oltre ad essersi appropriate di angoli paradisiaci hanno a loro volta generato inquinamento e malattie. Quando questi processi sono partiti, forse non si era consapevoli di ciò che avrebbero potuto provocare, ma ora è necessario darsi un modello di sviluppo consapevole e per farlo occorre partire dalla cultura, nel senso più ampio del termine; non solo la scuola ma anche quella che è stata chiamata la “scuola impropria”, cioè quell’insieme di saperi che viene dalla comunità; fondamentale il ruolo non solo della classe politica ma anche del mondo degli intellettuali. Questa l’idea dell’Autore. Oggi, marzo 2023 con il quadro politico regionale, nazionale ed internazionale che ci ritroviamo, purtroppo non si può che essere profondamente pessimisti per il futuro.

Sas chistiones prus importantes de sa Sardigna de oe (e de cras). E ite li naras a Bachis Bandinu? Nch'est acabadu su ite nàrrere. De lèghere e de fagher léghere.