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Non c'è libertà senza legalità
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Non c'è libertà senza legalità - Piero Calamandrei - copertina
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Non c'è libertà senza legalità

Descrizione


"La legalità è condizione di libertà. Senza certezza del diritto non può sussistere libertà politica". Di fronte allo "spaventoso caos di un mondo in rovina", nel terribile inverno tra il 1943 e il 1944, Piero Calamandrei comprese come ogni speranza di "duratura rinascita" non poteva non fare affidamento sul ripristino del principio di legalità a "metodo di governo". Se il fascismo era stato il regime dell'illegalità dispiegata, una legalità repubblicana non soltanto doveva essere considerata come fondamento essenziale della libertà, ma doveva anche essere "una legalità che può modificare tutte le leggi meno quelle poste a priori come condizioni necessarie per il rispetto della libertà". "La libertà di culto, di stampa, di pensiero, di riunione, la uguaglianza dei cittadini nonostante ogni diversità di razza o di religione, sono considerate come estrinsecazioni insopprimibili della personalità umana, che non si potrebbero menomare senza per questo sopprimere la libertà. Le leggi possono far tutto meno che sopprimere questi diritti intangibili: il liberalismo si può dunque considerare un regime di legalità entro le barriere dei diritti di libertà".
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Dettagli

2
2013
13 giugno 2013
65 p., Brossura
9788858107379

Conosci l'autore

Piero Calamandrei

1889, Firenze

Si laureò in legge a Pisa nel 1912. Insegnò nelle Università di Messina, Modena, Siena e, dal 1924, Firenze.Partecipò alla Grande Guerra come ufficiale, si congedò con il grado di capitano; successivamente fu promosso tenente colonnello.Subito dopo l'avvento del fascismo fece parte del direttivo dell' "Unione Nazionale " fondata da Giovanni Amendola, impegnandosi attivamente nel movimento antifascista.Fondò con Gaetano Salvemini, i fratelli Rosselli ed Ernesto Rossi il "Circolo della Cultura".Durante il ventennio fu uno dei pochi professori universitari che non chiese la tessera del PNF.Con Francesco Carnelutti ed Enrico Redenti fu tra i principali ispiratori del Codice di Procedura Civile del 1940 dove trovarono applicazione gli insegnamenti fondamentali...

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