Sono romano ma non è colpa mia. Dimmi se ci fai e ti dirò chi sei

Io sono romano ma non è colpa mia. Quella è mia madre, che si impuntò con mio padre: «Mio figlio deve nascere nella Capitale, come minimo dev'essere capitalista». A scuola, poi, studiando la storia, presi coscienza di quale grande onore fosse essere un cittadino romano. Roma, da quello che ho capito, fu fondata senza piano regolatore, tutta abusiva, il 21 aprile del 753 a.C., da non confondersi con la D.C. che venne molto dopo per condonare tutto quello che era stato costruito abusivamente prima…
Enrico Brignano è uno dei comici italiani più amati dal pubblico. Il suo primo e più grande amore è il teatro ma, nell'arco della propria ventennale carriera, non si è negato incursioni nella televisione, nel cinema e nell'editoria. Nel 2008, con A sproposito di noi, ha ottenuto un notevole successo raccontando con ironia le ansie, le paure, le insicurezze, i vizi privati e le pubbliche virtù dell'uomo comune.In queste pagine l'attore affronta diversi temi tipici della "romanità": la nascita di Roma; perché è meglio non fidarsi (nemmeno dei fratelli); le gite fuori porta; il ratto delle Sabine; i sette re che ne valgono due; la mole di Adriano che può costare cara; le tombe degli antichi che sono importanti, ma anche i tombini. Il libro è un susseguirsi di battute, ricordi, aneddoti irresisitibili che suscitano una risata mai banale, mai gratuita. In parte autobiografia ironica e un po' nostalgica, in parte passeggiata entusiasmante e tutta da ridere nelle glorie e nel ventre di Roma, questo nuovo libro è un ritratto senza precedenti che conquisterà romani e non. Perché, in fondo, secondo Brignano, «siamo stati tutti allattati dalla stessa Lupa…»