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La storia di Markovitch ne porta con sé molte altre, tutte raccolte in un amalgama di ironia e dramma, sogno, fantasia e realtà, sfiorando i canoni del realismo magico senza mai farne totalmente parte. Ogni vicenda è espressione di desiderio, carnalità, attesa, sogno del mito della Donna come della Terra Promessa d’Israele. Ogni uomo e ogni donna sono insieme un’alchimia di istinto e di tutti i cinque sensi. Sono l’irresistibile e crescente attrazione che diventa danza sensuale e si apre a una passione piena, libera e appagante in cui il piacere è riconoscersi nell’armonia dei corpi, è dare voce al proprio spirito e ritrovare nell’altro - attraverso il tocco, il profumo e il gusto della pelle- il proprio Luogo, la propria identità alla ricerca di pace, senza che ciò cancelli i dolori nascosti. In virtù di quei dolori. Ma se queste storie che ruotano attorno a Malkovitch sono la rappresentazione di una Terra che ama e accoglie i propri figli, e del desiderio di questi di tornarvi, di sentirsi tutti fratelli a dispetto dei geni, la ricerca di Malkovitch della felicità, la sua ostinazione a trattenere Bella sognando che s’innamori, la sua attesa frustrata di sentirsi riconosciuto, voluto, dice proprio della complessità di una Terra tanto agognata quanto rigida verso il dialogo e i compromessi. Se per primo si è letto “Svegliare i leoni”, si fa fatica a riconoscere la Gundar Goshen. Dopo un inizio un po’ spiazzante, però, il fascino di questa metafora si è rivelato nella capacità di esprimere la portata del desiderio e del senso di attesa per un Paese dai colori e dai profumi accesi, estremi, tanto solare e invitante, quanto rigido e ombroso. Molto brava l’autrice a scegliere, per un argomento così spinoso e doloroso, lo stile di una favola ammaliante e fuori dal tempo che viaggia su una lievità che non ha nulla di superficiale.
Divertente, ironico, scorrevole come lettura. Le storie si intrecciano e si sviluppano in maniera originale come originali, ognuno con le sue caratteristiche, sono i personaggi. Una piacevole scoperta.
Una favola: dolce, triste ed ironica allo stesso tempo. Un testo scritto benissimo e benissimo tradotto. Per me una splendida scoperta!
Recensioni
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