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Letto la prima volta nel 2023, a distanza di due anni non ricordavo praticamente più niente, a eccezione della storia di Novecento, e questo forse dice già qualcosa. Onestamente, poi, avevo proprio dimenticato che questa storia, oltre a non convincermi più di tanto, era piena di parolacce, piccolo dettaglio che probabilmente incide sulla mia valutazione definitiva facendola scadere a due stelline, mi dispiace. È una mia cosa personalissima, non sono mai stata fan delle parolacce, e quindi va da sé che mi rovinano una lettura che tutto sommato non è così male.
Da questo libro è tratto il film La leggenda del pianista sull'oceano. Un uomo, un prodigio del pianoforte, che non è mai sceso dalla nave sulla terra ferma. La ricerca di sicurezza, l'introspezione, bisogno di affetti veri e sinceri credo siano i temi più importanti. Bello, da leggere e meditare.
Ci sono tante recensioni positive. Personalmente non mi ha entusiasmato e trovo il modo in cui scrive Baricco piuttosto impegnato e impegnativo.
Come lo stesso autore dichiara nella prefazione, questo testo non ha un genere di appartenenza; si potrebbe considerare un testo teatrale in forma di monologo. Il racconto, carino e ironico, mette in scena e narra una storia molto particolare: la storia di Novecento, un neonato, abbandonato su un transatlantico, che crescerà sulla nave Virginian e non toccherà mai terra nei suoi 32 anni. Novecento è un essere straordinario e un eccellente pianista, che "disarma l'infelicità" e trova un modo tutto suo di vivere e anche di morire: un modo "geometrico". A raccontare la storia è il suo miglior amico.