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Dettagli

2021
28 settembre 2021
312 p., Brossura
9788806247973

Descrizione

Libro candidato da Concita De Gregorio al Premio Strega 2022

La colpa e il desiderio di essere liberi in un romanzo di struggente bellezza. Dopo lo straordinario successo de Il treno dei bambini, Viola Ardone torna con un'intensa storia di formazione. Quella di una ragazza che vuole essere libera in un'epoca in cui nascere donna è una condanna. Un personaggio femminile incantevole, che è impossibile non amare. Un rapporto fra padre e figlia osservato con una delicatezza e una profondità che commuovono.

«L'intensa storia di formazione di una ragazza che vuole essere libera in un'epoca in cui nascere donna era una condanna»La Stampa

Io non lo so se sono favorevole al matrimonio. Per questo in strada vado sempre di corsa: il respiro dei maschi è come il soffio di un mantice che ha mani e può arrivare a toccare le carni.

È il 1960, Oliva Denaro ha quindici anni, abita in un paesino della Sicilia e fin da piccola sa – glielo ripete ossessivamente la madre – che «la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia». Le piace studiare e imparare parole difficili, correre «a scattafiato», copiare di nascosto su un quaderno i volti delle stelle del cinema (anche se i film non può andare a vederli, perché «fanno venire i grilli per la testa»), cercare le lumache con il padre, tirare pietre con la fionda a chi schernisce il suo amico Saro. Non le piace invece l'idea di avere «il marchese», perché da quel momento in poi queste cose non potrà più farle, e dovrà difendersi dai maschi per arrivare intatta al matrimonio. Quando il tacito sistema di oppressione femminile in cui vive la costringe ad accettare un abuso, Oliva si ribella e oppone il proprio diritto di scelta, pagando il prezzo di quel no. Viola Ardone sa trasformare magnificamente la Storia in storia raccontando le contraddizioni dell'amore, tra padri e figlie, tra madri e figlie, e l'ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa, soprattutto se è imposto con la forza. La sua scrittura scandaglia la violenza dei ruoli sociali, che riguarda tutti, uomini compresi. Se Oliva Denaro è un personaggio indimenticabile, quel suo padre silenzioso, che la lascia decidere, con tutto lo smarrimento che dover decidere implica per lei, è una delle figure maschili più toccanti della recente narrativa italiana.

Proposto da Concita De Gregorio al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:
«Per la potenza della voce della protagonista, che ci parla da un tempo e da un luogo in cui la parola libertà, per una giovane donna di sedici anni, era da inventare. Per la forza del racconto corale di un paese di Sicilia che custodisce la matrice di caratteri e dinamiche certamente arcaici, ma tuttora presenti nel comune sentire e capaci di retroilluminare l'origine del nostro senso comune. Per il pudore, la riconoscenza e la grazia con cui rende omaggio alla storia di una donna realmente esistita, celebre e vivente, che pur essendo fondamento e simbolo di emancipazione ha scelto di condurre il resto della sua esistenza nel riserbo e nella discrezione. Per il rispetto che le porta. Per la forza letteraria del romanzo, per l'assenza di retorica edificante, per la freschezza e la precisione dello sguardo. Per la capacità di orchestrare dialoghi e silenzi, di dare corpo al pensiero inespresso. Un romanzo che non si può non amare, non si può non portare Oliva Denaro per sempre con sé.»

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(96)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Il romanzo trae spunto da una storia vera, quella della prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore. Oliva Denaro ( anagramma di Viola Ardone) è una giovane piena di vita, eccellente nello studio, sempre pronta a sacrificare se stessa per la famiglia. Ha un rapporto speciale con il suo papà, un uomo silenzioso, apparentemente debole, ma dotato di grande coraggio e forza morale. Sarà anche grazie al suo incondizionato appoggio che Oliva troverà il coraggio di sfuggire ad un destino già scritto da altri per lei. L'autrice ha creato così due straordinari ed indimenticabili personaggi, che nella parte finale del libro alternano in modo commovente le loro voci.

Recensioni: 5/5

Corrono gli anni ‘60, l’Italia, uscita distrutta della guerra, è stata ricostruita con i sacrifici e l’operosità dei suoi abitanti, comincia il famoso boom economico. Di pari passo con le migliorate condizioni di vita subentra una nuova mentalità, in cui le donne possono aspirare a essere considerate alla stregua degli uomini, ma non è così dappertutto, perché in molte zone del Sud vige ancora una concezione maschilista, in particolare quella che consente il matrimonio riparatore, del resto previsto dall’allora vigente art. 544 del Codice penale, che estingue la pena della violenza sessuale qualora il soggetto incriminato porti all’altare la vittima. La mentalità di subordinazione delle femmine è tale che è una pratica assai diffusa, eppure c’è chi si ribella, come nel caso di Franca Viola e Viola Ardone prende spunto da questa presa di coscienza per scrivere un romanzo in cui la protagonista afferma la sua personalità. E’ quasi superfluo che dica che lei finirà per apparire la svergognata e tale è considerata soprattutto dalla madre (usa ripetere: la femmina è una brocca: chi la rompe se la piglia) che è una conservatrice estrema, mentre la ragazza troverà un insperato appoggio proprio in un uomo, nel padre, che non è il padre padrone, bensì colui che desidera solo la felicità della figlia. Sarà lui a sostenerla nella decisione di opporsi al matrimonio riparatore, un aiuto certamente non scontato, ma anche logico, perché normalmente nelle figlie spesso si rispecchiano le caratteristiche del genitore. Oliva Denaro è un romanzo crudo, un’opera che vuole dare un’impronta ben precisa affinché, al di là del caso specifico, alle donne sia riconosciuta la loro personalità e Viola Ardone lo fa con una scrittura asciutta, senza tanti fronzoli e non potrebbe essere altrimenti, perché è vero che si tratta di un parto di fantasia, ma ci sono state tante, troppe donne che hanno subito un torto grave come Oliva Denaro e non hanno saputo, né potuto ribellarsi.

Recensioni: 5/5

Dopo Il treno dei Bambini ho confermato la mia opinione positiva per l'autrice Bella dialettica, essenziale, cruda ma reale e senza fronzoli. Cercherò altre sue opere. Mi ha catturato.

Recensioni: 5/5

Bellissimo libro