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Paranoia. La follia che fa la storia
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Paranoia. La follia che fa la storia - Luigi Zoja - copertina
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Paranoia. La follia che fa la storia

Descrizione


Il paranoico spesso è convincente, addirittura carismatico. In lui il delirio non è direttamente riconoscibile. Incapace di sguardo interiore, parte dalla certezza granitica che ogni male vada attribuito agli altri. La sua logica nascosta procede invertendo le cause, senza smarrire però l'apparenza della ragione. Questa follia "lucida" - così la definivano i vecchi manuali di psichiatria - è uno stile di pensiero privo di dimensione morale, ma con una preoccupante contagiosità sociale. Raggiunge infatti un'intensità esplosiva quando fuoriesce dalla patologia individuale e infetta la massa. Al punto da imprimere il proprio marchio sulla storia, dall'olocausto dei nativi americani alla Grande Guerra ai pogrom, dai mostruosi totalitarismi del Novecento alle recenti guerre preventive delle democrazie mature. Finora mancava uno studio d'insieme sulla paranoia collettiva, rimasta terra di nessuno tra le discipline psichiatriche e quelle storiche. Per primo lo psicoanalista Luigi Zoja ricostruisce la dinamica, la perversità e insieme il fascino, l'assurdità ma anche la potenza del contagio psichico pandemico, in un saggio innovativo che attinge a vastissime competenze pluridisciplinari. Improvvisamente, vediamo con occhi diversi eventi che credevamo di conoscere, e comprendiamo quanto i paranoici di successo, Hitler o Stalin, fossero tali per la loro capacità di risvegliare la paranoia dormiente nell'uomo comune...
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Dettagli

6
2011
8 settembre 2011
468 p., Brossura
9788833922447

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 4/5
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MANUEL FANTONI
Recensioni: 3/5
UN LIBRO DI STORIA

Quando parla di psicoanalisi, Zoja come al solito si fa astruso e fastidiosamente sicuro dei suoi teoremi, sorprendentemente, quando il libro narra episodi storici, la fluidità e il piacere della lettura, ci fa pensare che siano opera di un altro autore (sintomo di paranoia?), il testo non è alla portata di tutti, ma lo consiglio comunque agli appassionati di storia.

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MAURO PASTORE
Recensioni: 2/5

Lo studio “Paranoia” [/] “La follia che fa la storia”, autore Luigi Zoja, non è un passo falso ma non è quel che si direbbe il passo giusto. La nota della edizione pubblicata ideologicamente assolutista e dal possibile effetto oscurantista, unilaterale fino ad antipsicologia, potrebbe esser segno utile pur senza esatto riscontro, mancando adeguate premesse di psicologia ad indirizzo storico nello studio. Non essendo il paranoico né un tipo né tale in persona, il pensiero psicoanalitico riesce utilizzabile, in tante e tali penurie, anche secondo riferimento junghiano; certo però non in una avventura psicoanalitica ma disavventura, eppure è un grande sfascio che coinvolge non gli indirizzi fisiologici delle prassi di psicologia ma le eccessive pretese psiconeurologiche, quelle della invadenza in altrui àmbito nella confusione tra interesse teorico, questo soltanto possibilità psiconeurologica reale, e tra indirizzo pratico. I riferimenti al nome di Caino ed alla tragedia di Aiace sono più e diversamente efficaci di quanto da stesso autore inteso; i confronti storici fallimentari, però in contesti culturali già falliti (ciononostante non si può assumere il pensiero del libro quale criminologia ma soltanto quale richiamo alla attenzione per la virtù politica): citazione troppo oscura in ogni caso di C. Colombo, considerazione nonostante tutto ancora troppo ingenua su inizio carriera del cosiddetto “Stalin”; l'appello storico a tematica culturale e sociale di assoluto rilievo è in contrasto contro gli scopi dell'alta cultura e della ricerca sociale avveduta. MAURO PASTORE

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maria
Recensioni: 5/5

E' un libro che ti spiazza per la sua ricchezza e complessità. Zoja, che è uno psicanalista di fama mondiale, sa entrare con padronanza dentro le ragioni profonde e le patologie della mente umana e degli effetti che esse provocano nell'agire quotidiano e quindi anche nelle politica. L'analisi e la concatenazione dei fatti che si riverberano su ogni espressione della vita politica e sociale, sono corroborati da una incredibile conoscenza storica e sociale. Una cultura così profonda e vasta, da lasciare esterefatti. Un libro complesso e completo nel quale ci si immerge con passione e da cui si esce arricchiti. Lo consiglio vivamente.

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Voce della critica

  Con la follia di Aiace come esordio, Luigi Zoja ci introduce al concetto di paranoia, quella individuale, contagiosa, e quella collettiva che ne deriva, i suoi rapporti con la politica e i disastri che ne seguono. Percorre diverse piste: il nazionalismo europeo, la conquista dell'America con lo sterminio dei nativi, la Grande guerra, i pogrom, il massacro degli armeni, i totalitarismi assassini del Novecento e le recenti guerre preventive delle democrazie mature. Naturalmente dà spazio adeguato all'approfondimento di alcuni passaggi del Mein Kampf, paradigmatico nel mostrare quanto il paranoico sia convincente e carismatico, quanto il delirio non venga riconosciuto dalla massa, la certezza granitica che ogni male vada attribuito ad altri facilmente sposata, il rovesciamento delle cose apprezzato come verità. E accanto a Hitler viene Stalin, di cui vengono esplorati il carattere, la diffidenza radicale, le somiglianze e le differenze, la comune "inversione delle cause": la mente del leader come origine della società. Ma non vengono tralasciati la paranoia italiana, la doppia morale alleata, l'entusiasmo romantico per la guerra aerea, le bombe su Hiroshima e Nagasaki, i bombardamenti sulla Germania e sull'Italia, fino alla guerra fredda, la sua scomparsa e la repentina individuazione del nemico islamico. Alla fine l'autore ci invita a non lasciarci andare al non-pensiero, a cercare di riconoscere e comprendere, segnala in particolare la responsabilità di intellettuali e media quando abdicano alla loro indipendenza rinunciando alla morale, mette in guardia dall'illusione che la paranoia sia cosa del passato, chiude illustrando la potenza trionfatrice del bugiardo Jago. Anna Viacava  

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Conosci l'autore

Luigi Zoja

1943, Italia

Psicoanalista di fama mondiale, ha studiato al Carl Gustav Jung Institute di Zurigo. Pratica la professione a New York, dove scrive e insegna psicanalisi. È presidente dell'International Association for Analytical Psychology (IAAP) ed è stato presidente dell'Associazione Internazionale di Psicologia Analitica. Ha vinto due Gradiva Award. Tra i suoi ultimi libri: "Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre" (2000), "Storia dell'arroganza" (2003), "Giustizia e Bellezza" (2007), "La morte del prossimo" (Einaudi, 2009), "Paranoia, la follia che fa storia" (Bollati Boringhieri 2011), "In difesa della psicoanalisi" (Einaudi 2013, con S. Argentieri, S. Bolognini e A. Di Ciaccia).

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