Perdido Street Station

All'inizio, a mio parere, è lento e molto perso in descrizioni di luoghi o persone, ma continuando a leggere ne vale davvero la pena.

tutti, indistintamente, vengono colpiti da incubi angoscianti. Tutti gli abitanti della metropoli cominciano a passare brutte nottatacce. E poi cominciano altri fatti ancor più strani: gente ritrovata svuotata completamente. Non hanno ferite, non hanno lesioni: ma non ragionano più. La loro mente è del tutto vuota. C'è una minaccia in giro, qualcosa di molto ma molto peggio di quel che si è mai visto in una metropoli dove è già successo di tutto e il contrario di tutto. Per fermare la minaccia dovrà scendere in campo uno strano manipolo di personaggi. E per smettere di leggere questo romanzo, arrivati a questo punto, vi ci vorrà una forza considerevole. Probabilmente non smetterete. Perché Miéville, una volta che attacchi, dà la dipendenza. Provare per credere. (E questo è solo il primo volume della trilogia...)

Scritto da un autore giovane ma immensamente dotato, Perdido Street Station non è fantasy, non è fantascienza, non è giallo, ma è tutte queste cose insieme. Si svolge nell'immaginaria metropoli di New Crobuzon, che ha molto in comune con Londra, ma non è Londra. Si trova su un continente chiamato Bas-Lag. Il suo fiume si chiama Tar (che poi vuol dire catrame). Al centro c'è una grande stazione ferroviaria, Perdido Street Station. A New Crobuzon c'è una strana tecnologia basata sul vapore. Ci sono treni su rotaie e treni sospesi a cavi nel cielo. Ci sono navi a vela e piroscafi. E poi c'è la magia. E poi ci sono umani, alieni, cactus che camminano, donne dalla testa di scarabeo, uomini alati. Convivono non senza problemi, tirano a campare in una megalopoli strana, fantastica, eppure dove alla fin fine comanda chi ha i soldi e chi ha potere.