La pianura in fiamme

Uno scrittore epico, un cantore degli ultimi e della disperazione. Leggendo questi racconti si ama la letteratura del mondo. Una scoperta fantastica. Un realismo tragico e assoluto. Capolavoro, semplicemente.

Rulfo è uno scrittore che non ti dimentichi. Si insinua nei meandri della tua corteccia cerebrale e lì rimane, con le sue parole che sono fantasmi, timidi e rispettosi. "Pedro Paramo" è un capolavoro, ma anche i racconti di "La pianura in fiamme" non sono da meno. L'umanità dei campesinos di Rulfo è la capacità di vedere in un mondo primordiale, senza confine tra la realtà dell'uomo e quella della Natura. Il potere civilizzatore dei governanti, incarnato dall'esercito, è allora una pura e semplice forma di violenza e di prevaricazione, in assoluta divergenza con la potenza creatrice ed evocativa contenuta in ciascun essere umano. Grazie, Pablo, per ricordarci sempre quello che siamo sempre meno.

Bellissimi questi racconti di Juan Rulfo, non capisco perché non ci siano già recensioni a riguardo. Di lui avevo già amato a suo tempo Pedro Pàramo (un libro commovente), e queste scorribande per le terre messicane non mi hanno deluso: c'è tutto, in questi racconti: la sopravvivenza in terre ostili, l'amore e tutte le altre passioni umane, ma c'è anche un paesaggio quasi antropomorfo che parla attraverso l'acqua e il vento, e attraverso questi elementi guida la vita delle persone, la percorre e la trascina fuori dagli argini. Mai un finale prevedibile, sempre parole concatenate perfettamente, sempre tanta vita raccolta in poche frasi. Bellissimo, brillante, profondo. Da leggere assolutamente.