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Descrizione


Al centro del suo romanzo d'esordio, "La bicicletta" (1974), Rosetta Loy aveva messo gli adolescenti di una famiglia della ricca borghesia, negli anni della guerra e del dopoguerra. Questo secondo romanzo, che è del 1976, ci riporta più indietro, alle inquietudini della condizione infantile. La bambina che racconta è prigioniera di una gabbia rigida e sontuosa, che ha riti e formule ben precise: il risveglio, la scuola delle monache, le passeggiate, le lezioni di piano, una visita alla balia che è tornata in campagna. Quasi sempre assente la madre, ossessionata dalle malattie, la bambina dedica la sua attenzione ai personaggi minori della corte padronale, ingrandendo ogni minimo dettaglio.
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Dettagli

1 gennaio 1997
9788806185725

Conosci l'autore

Rosetta Loy

1931, Roma

Rosetta Loy è stata una scrittice italiana. Nata da padre piemontese e madre romana, ha vissuto sempre a Roma. Con La bicicletta (1974) si è affermata come prosatrice limpida e di misurata vena nostalgica. Sono seguiti La porta dell’acqua (1976), L’estate di Letuqué (1982), la raccolta di racconti All’insaputa della notte (1984). Il romanzo Le strade di polvere (1987, premi Campiello e Viareggio) descrive, in una dimensione tra realistica e fiabesca, il succedersi delle generazioni in una grande casa del Monferrato. L’accorto intreccio di piani temporali e vicende apparentemente divergenti è la cifra di Sogni d’inverno (1992) e ancor più di Cioccolata da Hanselmann (1995). La parola ebreo (1997, vincitore del Premio Fregene...

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