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La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra i giovani e la fede. Nuova ediz.
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La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra i giovani e la fede. Nuova ediz. - Armando Matteo - copertina
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prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra i giovani e la fede. Nuova ediz.

Descrizione


Che si sia d’accordo o meno sul modo di vedere e leggere il rapporto tra i giovani e la chiesa di Matteo, quello che è certo è che il libro ha rappresentato in questi anni uno scoglio con il quale fare i conti per chiunque si sia occupato di fede giovanile.

«Un libro geniale.» - fratel Arturo Paoli

«Questo libro ha il taglio del saggio, senza particolari apparati bibliografici, tutto nervi e succo, nel quale la prosa scorrevole dà risalto alla passione critica che l’Autore ha posto nella trattazione del tema. Lo consigliamo vivamente ai parroci e agli operatori pastorali.» - Giandomenico Mucci, La Civiltà Cattolica

A dieci anni quasi dalla sua prima apparizione, "La prima generazione incredula" viene ora ripubblicata in versione aggiornata e ampliata. Quella del difficile rapporto tra i giovani e la fede è, in verità, questione sempre più decisiva per una Chiesa che non voglia ridursi ad un piccolo club di vecchi affezionati. Di più. Senza riallacciare significativi rapporti con giovani, non c'è futuro per la Chiesa, almeno qui in Occidente. Tutto questo mentre all'orizzonte si staglia - secondo l'esplicita diagnosi del "Documento preparatorio" del Sinodo sui giovani, fortemente voluto da papa Francesco per l'ottobre del 2018 - una generazione che nella sua componente maggioritaria non si pone "contro", ma che sta imparando a vivere "senza" il Dio presentato dal vangelo e "senza" la Chiesa, e che più in generale arranca a crescere a causa della presenza di adulti di riferimento non solo meno credenti, loro stessi, ma sempre meno credibili già solo dal punto di vista umano. Qui è davvero tutto in gioco. È finito il tempo di una pastorale del cambiamento. È tempo di un cambiamento di pastorale. Prefazione di Enzo Bianchi.
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Dettagli

2017
7 dicembre 2017
126 p., Brossura
9788849851502

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mariateresasirgiovanni
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Armando Matteo, La Prima Generazione Incredula, Il difficile rapporto tra i giovani e la fede, Rubettino, II edizione, 2017. (Considerazioni dopo una prima lettura) Abbiamo di fronte un testo articolato e documentato, un testo di teo-sociologia (Roberto Beretta) con una prefazione, ben due premesse (una per ciascuna edizione), un epilogo, un’appendice, una repilca alle critiche e una nota bibliografica. La prima generazione incredula è la storia di “non fede” dei giovani di oggi, sempre più distanti dall’avere “fede” soprattutto fede religiosa, … e un mondo di adulti invidioso e blasfemo gerontocrazia (Pietro Charmet) lontano comunque dalla Chiesa quale “stazione di servizio” dello Spirito” (Pietro Cavallaro), un mondo che vive l’opacizzazione della verità del cristianesimo e non ha più antenne per Dio (Walter Kasper). I giovani di oggi sono circondati da mille tentazioni e soprattutto da mille idoli, non sono contro Dio, sono senza Dio (scrive più volte l’autore nel testo)…ma nello stesso tempo hanno tanti idoli (“tanti dei” aggiungo io): il cellulare dell’ultima generazione, la moto, la macchina, i vestiti firmati… I genitori di oggi, si preoccupano di dare a figli tutti i beni materiali possibili ed immaginabili, ma, spesso non danno loro DIO, non trasmettono la fede! All’interno della famiglia e della società non c’è più posto per un Dio che a suo Figlio ha dato la morte e un tipo di morte, la morte in croce, già scandalo 2020 anni fa, questo Dio biblico non attira più questa generazione che l’autore definisce sin dal titolo generazione incredula. In fondo questi giovani però come fanno ad avere qualcosa che non gli è stato trasmesso? In una società dove il lavoro, il divertimento e il “tutto e il subito” hanno preso il posto di Dio… come incontrano Dio?

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n.d.
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Uno studio che illustra bene la situazione dell'universo giovanile nel rapporto con la fede

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Armando Matteo

Armando Matteo insegna Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. È autore di numerosi saggi, alcuni dei quali tradotti all'estero. Per Rubbettino ha pubblicato: Come forestieri. Perché il cristianesimo è diventato estraneo agli uomini e alle donne del nostro tempo (2008), La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra i giovani e la Chiesa (2010), La fuga delle quarantenni. Il difficile rapporto delle donne con la Chiesa (2012), Tutti muoiono troppo giovani. Come la longevità sta cambiando la nostra vita e la nostra fede (2016) e Tutti giovani, nessun giovane. Le attese disattese della prima generazione incredula (2018).

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