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Il primo figlio ci accompagna per mano con tre storie di donne, di estrazione sociale, di istruzione e di nazionalità diversa e quindi così dissimili fra loro. Eppure in esse si rispecchia una matrice comune, con quella maternità che è alla base di ogni esistenza e che nei casi specifici le vede, di volta in volta, madri a seguito di una violenza (Teresa), materne come indole naturale, dedizione suprema volta all'allevamento dei bambini (Maria), madre ancora immatura, ma dal sentimento forte e sicuro (Sofia). Sono tre personaggi delineati stupendamente, tre ombre che poco a poco schiariscono per rilucere vivamente nello splendore dei loro affetti, in una narrazione volta non certo a indulgere alla facile commozione, ma che poco a poco porta il lettore a un pathos indescrivibile, proprio quando le loro strade si incontrano, diventando una sola, in un periodo delle loro vite che sarà senz'altro il più bello, quello in cui si sentiranno più realizzate. Poi, con il tempo che passa, con gli anni che pesano, con i bimbi che diventano adulti e lasciano la casa, quel cammino insieme inevitabilmente finirà e ognuna delle tre riprenderà quel percorso che le è sempre stato proprio e che ora si avvia a quell'ultima meta. Ci si emoziona per la condizione di autentica miseria della giovane Teresa, per il dolore di Maria la cui madre, non sana di mente, verrà immolata alla perfezione della razza nazista, per quel senso di vuoto che sempre resterà nell'animo di Sofia per la perdita del primo figlio. Tre donne, tre esseri umani che si sentono vicini, che quasi appaiono, pagina dopo pagina, davanti agli occhi, e a cui si vorrebbe affidare un po' del proprio destino, braccia materne che ci stringano nella loro protezione dai venti turbinosi della vita. Il primo figlio è uno di quei libri che una volta letti non possono non lasciare un segno indelebile dentro di noi.
Sono tre singoli racconti di donne, che, verso la fine del libro, tutte e tre le protagoniste confluiscono in un unico romanzo. Molto sentimentale, un pochino sdolcinato. Bella e avvincente, sopratutto, la prima storia, quella di Maria. Un impianto letterario, abbastanza originale, scrittura precisa, ma, secondo me, non sempre sinceramente ispirata.
ho letto 'il primo figlio', e prima avevo letto 'di buona famiglia'. anche questo libro è bello, la scrittura è precisa, l'impianto originale. non delude assolutamente.
Recensioni
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