Punto debole. Un nuovo caso per Alex Cross

Tra i libri di Patterson “Punto debole”, è uno di quelli più “artefatti”: dopo un inizio discreto si fa una certa fatica nel proseguirne la lettura. La storia prosegue in modo farraginoso senza convergere verso un finale logico al punto da sembrare priva di un finale. Due storie brevi che sembrano frutto di un altra penna!!!

Come al solito Patterson è molto avvincente, ma sono rimasta spiazzata dal finale sospeso. Resto in attesa del seguito (sperando che ci sia).

Nonostante ormai Patterson abbia ceduto alla classica trovata commerciale di lasciare i libri con un finale aperto (o addirittura senza finale) non mi sento di bocciare un thriller che, alla fine, non annoia mai e resta scritto nella classica prosa fluida, scorrevole e veloce. Il caso principale risulta davvero ben orchestrato, meno quello accessorio che si risolve in poche pagine. Forse un po' troppo prolisso il finale che serve solo ad aumentare il numero di pagine di un libro che, senza, sarebbe stato solo un racconto lungo. E' comunque vero che io non mi sono mai annoiato nel leggerlo, già sapendo che un finale non ci sarebbe stato! Quindi, prendo il buono d Patterson che trovo e aspetto il seguito, fermo restando che mi pare l'autore abbia trovato la nuova nemesi, per altro finora ottimamente delineata, di Cross. Per il resto non è certo il suo miglior lavoro, ma neppure il peggio del peggio. Consigliati a chi ama la scrittura di Patterson e accetta i finali apertissimi, sconsigliato a chi non vuole restare a metà.