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Quelli che dissero no. 8 settembre 1943: la scelta degli italiani nei campi di prigionia inglesi e americani
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Quelli che dissero no. 8 settembre 1943: la scelta degli italiani nei campi di prigionia inglesi e americani - Arrigo Petacco - copertina
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Quelli che dissero no. 8 settembre 1943: la scelta degli italiani nei campi di prigionia inglesi e americani

Descrizione


L'8 settembre 1943, quando dopo 1201 giorni di guerra il maresciallo Pietro Badoglio annunciò la firma dell'armistizio con gli Alleati, circa seicentomila soldati italiani si trovavano rinchiusi nei campi di prigionia che inglesi e americani avevano allestito in varie nazioni del mondo, dall'Egitto all'Algeria, dalla Palestina al Kenya, dal Sudafrica all'India, e persino alle Hawaii. "Ma tu con chi stai, con il duce o con il re?" fu il dilemma di fronte al quale si trovarono i nostri soldati, colti di sorpresa dall'annuncio della resa senza condizioni accettata dall'Italia e dalla conseguente fuga di Vittorio Emanuele III a Brindisi: dopo avere combattuto per anni contro un nemico preciso e riconosciuto, bisognava scegliere, all'improvviso, se passare o no dall'altra parte della trincea. Di questa massa enorme di giovani una cospicua minoranza scelse di non "tradire", ma gli storici, sia per la scarsità delle fonti ufficiali sia per la "delicatezza" politica dell'argomento, non se ne sono occupati che in maniera superficiale: ancora oggi, gran parte delle notizie utili a una ricostruzione di quegli anni ci giungono da pagine autobiografiche o dai resoconti memorialistici dei protagonisti. Molti dei quali, avendo risposto di no all'appello di Badoglio a rientrare in patria, anche per non subire odiose discriminazioni, preferirono il silenzio. Il libro restituisce voce e memoria ad alcuni di loro.
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Dettagli

2012
Tascabile
172 p., Brossura
9788804622529

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Renzo Montagnoli
Recensioni: 3/5

Lo storico spezzino qui si interessa della condizione dei nostri militari catturati dalle truppe angloamericane con riferimento a una particolare data, l’8 settembre 1943, cioè quella dell’armistizio, data in cui erano presenti nei campi di concentramento alleati sparsi un po’ ovunque fra Africa, Asia, Australia, Europa e America, circa 600.000 soldati italiani. Preciso che la distinzione fra il prima e il dopo ha più un carattere giuridico che un effettivo aspetto pratico, perché ben poco cambiò con la cessazione delle nostre ostilità nei confronti degli anglo-americani, mentre qualcosa di più significativo avvenne con la nostra successiva dichiarazione di guerra alla Germania. Fu così che dapprima vi fu la distinzione fra chi era disposto a collaborare secondo quando previsto dalla Convenzione di Ginevra e chi non lo era, con la creazione quindi di due distinte tipologie di campi di concentramento, distinzione che rimase anche dopo l’8 settembre 1943 con l’istituzione della figura del cobelligerante, che godeva di una certa libertà, e del non cobelligerante, maggiormente rinchiuso. Petacco cerca di spiegare i motivi delle opposte scelte dei soldati italiani, ma restando troppo in superficie. A parte qualche altra notizia e la descrizione delle nostre operazioni militari in Africa il saggio di Petacco non riserva altre sorprese, o motivi d’interesse, e si trascina, un po’ stancamente, fino alla fine.

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Palermo Giuseppe
Recensioni: 4/5

Interessante come tutti i libri di Arrigo Petacco che ho letto fino ad oggi.Mi si consenta però di fare una osservazione.Tra i vari campi citati manca il campo nell'isola di Ceylon (oggi Sri Lanca). Ne sono sicuro perchè un mio zio che già nel 1935 si trovava a Gondar nell'A.O.I come militare senza stellette fu fatto prigioniero dagli inglesi. Dai campi di concentramento in Africa (dove gli italiani erano trattati piuttosto male) fu destinato in India, appunto nell'isola di cui sopra.Inoltre contrariamente ad altri prigionieri rientrò in Italia dopo circa 11 anni di prigionia,quindi verso la fine degli anni cinquanta. A chi interessa la storia non strumentalizzata,anche questo è un libro da leggere come tutti gli altri del genere dello stesso autore.

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Gordon
Recensioni: 2/5

Più che "Quelli che dissero no" lo intitolerei "Quelli che vennero catturati". Libro medio: si legge in una giornata e mezzo, tuttavia non mi ha particolarmente impressionato. Mi aspettavo qualcosa di più da un autore di grande livello come Petacco!

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Conosci l'autore

Arrigo Petacco

1929, La Spezia

Arrigo Petacco (Castelnuovo Magra 1929 - Porto Venere 2018), è stato un giornalista e inviato speciale, direttore della «Nazione» e di «Storia illustrata». Scrittore e saggista molto prolifico, ha sceneggiato numerosi film e scritto diverse trasmissioni televisive a tema storico per la Rai. Nel suo lavoro di giornalista, per il quale nel 1983 ha vinto il Premio Saint Vincent, ha avuto modo di intervistare alcuni tra i protagonisti della Seconda guerra mondiale. Tra i suoi libri, in cui affronta tematiche storiche spesso intrise di mistero e ribalta verità giudicate incontestabili, ricordiamo Joe Petrosino (1978, da cui è stato tratto uno sceneggiato Rai), Dear Benito, caro Winston. Verità e misteri del carteggio Churchill-Mussolini (1985),...

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