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“Si ride. E si va alla radice di tante ingiustizie.” - Io Donna
La nostra società viene da millenni di cultura patriarcale. Ora le cose stanno cambiando. Ma quanto sono cambiate? A che punto siamo? Quanto ci manca per arrivare alla parità? Ci arriveremo mai? Quanti pregiudizi esistono ancora, quanto sono pericolosi? Lucrezia prova a fare il punto della situazione, cercando di scovare i luoghi comuni e gli automatismi che nascondono una certa misoginia, magari inconsapevole, un paternalismo a volte fastidioso, dei codici di comportamento che affondano ancora le radici in una idea di donna non proprio contemporanea.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nessuno è immune agli stereotipi, nemmeno Lucrezia, che a volte si trova ingarbugliata nei suoi stessi pensieri con la nonna che, come un grillo parlante, le fa notare quanta strada ci sia ancora da fare. I carichi che le donne sono costrette a portare sono rappresentati con un enorme zaino, così grosso che a volte non permette di accedere al lavoro: questo è un esempio dell'abilità di Silvia Ziche di mostrare con immagini la realtà delle donne. Un libro ricco di verità: non lasciatevi ingannare dal tono leggero. Ridendo, "si va alla radice di tante ingiustizie", come è scritto sulla copertina, citando "Io Donna", rivista femminile, supplemento del sabato del Corriere della Sera.
Lucrezia si interroga sui grandi temi del femminismo... e ne vengono fuori poche idee e tutte confuse. Ma il bello è proprio questo: Lucrezia è, fumettata, ognuna di noi. Crede nelle pari opportunità, è aperta alla crescita e alle domande, anche quelle spinose, però poi non ne esce mai davvero fuori. Nonostante questo, cresce e impara, scena dopo scena. Un fumetto simpatico e che fa riflettere. Non è una storia unica ma una serie di sketch come quelli che compaiono a volte sui giornali. Se però preferite qualcosa di più omogeneo nella narrazione (e in realtà anche più divertente) vi consiglio di orientarvi su "E noi dove eravamo?" della stessa autrice.
Fumetto molto ben leggibile, disinvolto e accattivante dove temi e riflessioni di ambito femminista vengono trattate in modo molto serio e leggero (nella sua accezione più positiva). È il secondo fumetto su questo tema della anziché, da alcuni definito piuttosto ridondante. Non ho letto il primo, ma trovo che questo sia veramente un buon punto di partenza per riflessioni ad ampio raggio su molteplici tematiche. Consiglio vivamente l’uso e la lettura.
Recensioni
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