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Racconti neri - Giorgio Scerbanenco - copertina
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Racconti neri
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Racconti neri - Giorgio Scerbanenco - copertina
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Descrizione


Questo volume raccoglie i migliori racconti "neri" scritti da Giorgio Scerbanenco dalla fine degli anni Cinquanta fino alla morte improvvisa, nel 1969. Con la facilità e la felicità dei grandi narratori, Scerbanenco racconta un'Italia vera e sorprendente, un paese che per la prima volta si affaccia alla modernità. Violenza e colpi di scena, in un viaggio alla scoperta del lato più oscuro e feroce della vita. Ma anche un grande amore per la gente, per le sue mille storie, e una sensibilità che racconta magistralmente questi eroi tragici e disperati, ingenui e sbagliati, tanto crudeli da risultare a volte addirittura comici. "Storie - scrive Carlo Lucarelli nella prefazione-, storie vere ed eccezionali anche se minime, racconti di poche righe ma che per densità potrebbero essere le righe centrali di un romanzo di centinaia di pagine. Storie da raccontare, come va fatto senza tante scuse."
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Dettagli

2007
Tascabile
466 p., Brossura
9788811679295

Valutazioni e recensioni

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zombie49
Recensioni: 2/5

Raccolta di 34 racconti, scritti fra il 1959 e il 1969, più rosa che neri, infatti molti furono pubblicati su settimanali femminili. Storie zuccherose di ragazze sedotte e abbandonate che meditano il suicidio x la vergogna, di uomini romantici alla ricerca di un lontano perduto amore, nostalgici di una donna appena sfiorata in una notte d'estate, di poveracci integerrimi che rifiutano il denaro, di bravi ragazzi casti che non vogliono "rovinare" una ragazza prima del matrimonio in abito rigorosamente bianco. Un'Italia bigotta e tradizionalista, in cui gli uomini prendono le decisioni e le donne docilmente obbediscono, non potendo neppure concepire il divorzio e l'aborto. Una società lontana non mezzo secolo, ma anni luce, che oggi fa sorridere e non ha lasciato rimpianti, in cui gli omosessuali sono " schifosi invertiti", le prostitute "donnacce", gli africani "negri". Certo, ci sono anche racconti gialli con morti ammazzati, ma il delitto non paga mai e gli assassini sono sfigati sprovveduti o disperati. Era un'Italia provinciale e contadina, con il sogno della vacanza al mare e della Seicento, della serata in balera e del pranzo in trattoria, triste, rassegnata, sconfitta. Storie con indubbia finalità educativa, adatte alle famiglie e alle "ragazze da marito", diversissime da quelle dure e spietate, rabbiose, del commissario Lamberti. Sullo stesso tema, ma di ben altro spessore, "Milano calibro 9". Qui, l'inflessibile Scerbanenco dà l'impressione di avere scritto x compiacere l'editore di "Novella 2000" che ha pubblicato i racconti. Migliori quelli x il "Corriere della Sera". Più interessante delle storie minime, il documento di un tempo che fu, dell'omicidio x gelosia e del delitto d'onore, in cui aborto, divorzio, convivenza, tradimento coniugale erano reato, e di cui, imbarazzati e increduli, ci vergogniamo.

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Renzo
Recensioni: 4/5

a me sono piaciuti. si possono scrivere grandi racconti anche con un linguaggio diretto e semplice, all'apparenza povero, in realtà calibratissimo. ho capito perché Scerbanenco è considerato da molti un maestro: non sentiva il bisogno di strafare. per qualcuno sarà banalità o mancanza di mezzi. per me è scrivere con la propria voce. né più, né meno. ed ora, sotto con "Milano calibro 9".

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Leonardo Banfi
Recensioni: 1/5

Una raccolta di raccontini insignificanti. Si leggono velocemente ed ancora piu' velocemente si dimenticano, scritti male e assolutamente poveri nel contenuto. Una lettura pessima.

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Giorgio Scerbanenco

1911, Kiev

Scrittore italiano di origine russa. Di madre italiana e padre ucraino, a sedici anni si stabilì a Milano. Fu collaboratore, redattore e direttore di periodici femminili ad alta tiratura, per i quali scrisse racconti e romanzi «rosa», per lo più ambientati nell’America degli anni Quaranta. Più tardi approdò al genere poliziesco e fu il successo, prima con Venere privata (1966), poi con Traditori di tutti (1966). Altrettanto fortunate le opere successive, da I ragazzi del massacro (1968) a I milanesi ammazzano al sabato (1969), ai racconti postumi di Milano calibro 9 (1969) e Il centodelitti (1970). Protagonista di quasi tutta la serie è Duca Lamberti, accorto investigatore della Milano «nera». Prodigioso narratore di storie e...

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