Una ragazza senza ricordi

Frances Hardinge ha uno stile che cattura l'attenzione. Non è la storia più avvincente del mondo, ma il modo di raccontarla trattiene il lettore tra le pagine. La consiglio un po' a tutti, specialmente ai ragazzi.

Il romanzo è ambientato nell’Inghilterra di Giorgio V, negli anni successivi al Primo Conflitto. Triss si risveglia nel suo letto apparentemente priva di ricordi dopo essere rientrata a casa zuppa come un pulcino e con la febbre alta. Man mano che riacquista familiarità con le persone care e gli oggetti familiari un senso di inquietudine strisciante le suggerisce che non tutto è come sempre, che qualcosa è cambiato anche dentro di lei dopo essere quasi annegata nel fiume Macaber. Ma davvero le cose stanno così? Cosa c’è di non detto che angoscia tanto Triss? E perché sua sorella Pen le è così ostile, mentre i suoi genitori la asfissiano con eccessive attenzioni? Che ruolo hanno nella vicenda Sebastian, il Lanius, l’Architetto e il sarto Grace? Una storia sorprendente, coinvolgente e commuovente. La protagonista brilla per la sua capacità di affrontare gli ostacoli nonostante la paura, i comprimari sono eccellenti per l’introspezione psicologica. La Hardinge ha scritto un fantasy dove nulla è come appare e a volte il bianco diventa nero e viceversa, altre invece si fondono in un grigio ambiguo dove ogni cosa diventa possibile. Narrazione scorrevole, trama davvero ben strutturata, nulla è lasciato al caso. L'illustrazione in copertina è bellissima.