La ragazza senza volto

Letto tutto d'un fiato durante le vacanze le invernali. A mio avviso è uno dei migliori della serie che ammetto mi sta molto coinvolgendo. Al di là della trama del romanzo e all'empatia che si prova verso il personaggio Harry Hole è la cura di certi dettagli che danno a queste letture un valore aggiunto rispetto all'intrattenimento: la descrizione dell'innamoramento di Rikard verso Martine "Aveva riaccompagnato a casa prima lui per poter rimanere qualche minuto solo con la ragazza. Per poter parlare con lei. Per disporre di quel silenzio e di quella tranquillità che sono necessari quando uno vuol raccontare qualcosa, far vedere chi è, mettere a nudo la propria anima, scoprire se stesso e quelle altre cose tipiche di quado si è giovani...tutto per una parola gentile, una carezza e la speranza di un bacio al momento del congedo. Supplicare un po' di amore come fa qualunque idiota innamorato a qualunque età." "Esiste solo una cosa più vuota di una vita senza amore, ed è una vita senza dolore" e aggiungo io "senza leggere".

Ritengo questo libro molto interessante perché fa riflettere sul confronto tra due visioni del mondo opposte, mettendo in luce l’importanza di entrambe. Da un lato, il periodo stupendo dell’infanzia in cui tutto è più semplice, una pista di prova dove si può e si deve sbagliare per poter imparare; dall’ altro, il periodo adulto dove quello che si è imparato da bambino va messo in pratica al meglio e le situazioni da affrontare sono più complicate

Carino, ma troppo ingarbugliato e indaginoso. Niente a che vedere con "L'uomo di neve" e soprattutto con "La stella del diavolo" che per ora rimane il mio preferito di Nesbø. Voto medio.