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Il re di Varsavia - Szczepan Twardoch - copertina

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LIBRO

Il re di Varsavia

Name: re di Varsavia
Price: 14.25 EUR
Availability: InStock
Rating: 4,6 (8 reviews)
Author: Szczepan Twardoch
ISBN: 8838939233

di Szczepan Twardoch (Autore)

Francesco Annicchiarico (Traduttore)

Sellerio Editore Palermo, 2020

Recensioni: 5/5

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Descrizione

Gangster e scommettitori, ricchi borghesi, ruffiani e politici corrotti, cristiani ed ebrei, filonazisti e comunisti, si muovono in un noir dal ritmo serrato.

«Il Re di Varsavia, così ben tradotto da Francesco Annachiarico e con la postfazione di Francesco Cataluccio, abbonda di punti interrogativi, drammi, doppie verità, strappi e colpi di scena» - Susanna Nirenstein, Robinson

C’era una volta a Varsavia.

1937. A pochi mesi dall'invasione nazista e in un clima politico di crescente dittatura e inconsapevolezza del futuro, si svolge l'ascesa di Jakub Shapiro, ebreo, gran pugile ma anche un assassino al servizio del capomafia della comunità israelitica. La racconta, cinquanta anni dopo, da Tel Aviv dove si era rifugiato in tempo, Moises Inbar, all'epoca diciassettenne, che di Jakub era diventato l'ombra. Da quando Jakub ha ucciso con sanguinaria crudeltà il mite padre di Moises, il ragazzo è una specie di specchio del travolgente criminale, in un rapporto odio-identificazione difficile da decifrare. Del boss avventuroso, il fragile ragazzino ebreo testimonia, ammirato e schifato, gli atti e le passioni di una vita avida, in un continuo di episodi e figure travagliate, ebrei e non ebrei, nessuna delle quali solo comprimaria ma sempre caratterizzata da una propria storia (il capomafia, la tenutaria del bordello, la moglie ebrea borghese, l'amante polacca aristocratica, il fratello sionista idealista, il killer mostruoso con il suo demone, e i molti minori che compongono lo sfondo sociale). Soprattutto Moises avverte del «re di Varsavia» quel «nucleo oscuro» che rende in fondo contraddittorio ogni suo successo. E che preannuncia qualcosa di terribilmente triste e sorprendente. "Il re di Varsavia" è un romanzo criminale; è un romanzo storico sulla Varsavia antisemita e capitale dell'ebraismo, divisa tra l'aspirazione a metropoli europea e un autoritarismo provinciale, mentre scivola verso la tragedia; è un romanzo morale, sull'assuefazione alla violenza e su quanta e quale ne è giustificata dalla voglia di rivalsa di chi è oppresso; ed è un romanzo politico, sulle radici della nazione di Israele. Da questo libro è stata prodotta una serie televisiva.

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Dettagli

Autore:

Szczepan Twardoch

Traduttore:

Francesco Annicchiarico

Editore:

Sellerio Editore Palermo

Collana:

La memoria

Anno edizione:

2020

In commercio dal:

8 ottobre 2020

Pagine:

520 p., Brossura

EAN:

9788838939235

Valutazioni e recensioni

4,63/5

Recensioni: 5/5

(8)

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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

AdrianaT. 08 novembre 2023

Recensioni: 4/5

Il cielo sopra Varsavia

È la Varsavia fine anni '30, ma sembra il ring fumoso e stagnante di sudore dei boxe gym di certi film americani. Bianchi contro neri lì, cristiani/goy contro ebrei qui, caricano pugni di rabbia non solo agonistica; ci sono tutti i conflitti etnici, religiosi, politici e culturali di centinaia d'anni lì dentro. E i gangster contro tutti; roba da déjà vu di bassifondi piovosi alla Chicago di Capone, in cui gli istinti viscerali cercano e trovano compensazione, riscatto, vendetta senza risparmiare macabre crudeltà. È difficile trovare un lieto fine sotto quel cielo plumbeo dalle fauci minacciose. "Ho abbandonato mia madre e mio fratello. Perché volevo fare boxe". Il pubblico applaude o inveisce e fischia a seconda delle fazioni, ed è Moises adolescente che parte a narrare la vicenda da un lato del ring. Spettatore attento e distaccato, riporta lucidamente fatti e protagonisti responsabili di un suo dolore lacerante, ed è in questo tono quasi privo di emotività che sta la grandezza di questo romanzo. Sì perché non ti tira dentro con il facile trucco del pietismo sui disastri umani, ma ci riesce alla perfezione con sobrietà e con il solo strumento di una cronaca quasi asettica che, con un'ottima gestione dei piani temporali, incanala abilmente la trama verso la sorpresa finale. Questo è essere un gran narratore, secondo me: bravo Twardoch! «Volevo raccontare la storia di questa città. Era ancora una città divisa. Ci vivevano due popoli diversi, sebbene parlassero la stessa lingua. Il cielo era l’unica cosa che a quei tempi unisse la città.» (Wim Wenders, In difesa dei luoghi, in Frank Martucci, GLI SPAZI DI UN’IMMAGINE, FELTRINELLI, MILANO 2009)

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Philo 29 agosto 2023

Recensioni: 4/5

Storia di Gangster Polacchi prima dello scoppio della guerra interessante

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Anto 24 settembre 2022

Recensioni: 5/5

Il re di Varsavia è un romanzo ambientato alla fine degli anni Trenta, esattamente nel 1937. Il racconto ha inizio con l'uccisione di Naum Bernstain per mano del pugile Jakub Shapiro, il quale è uno dei membri più importanti della malavita di Varsavia. Jakub è al servizio di Kum Kaplica, è un ebreo, un assassino e un esattore. La sua storia viene raccontata da Moises, figlio dell'uomo ucciso senza pietà per non aver saldato un debito, che adesso è un anziano stabilitosi a Tel Aviv, ma soprattutto è un uomo soggetto a vuoti di memoria, che, alcune volte, gli impediscono di ricordare dei dettagli, forse importanti, o forse no, della storia che sta raccontando con molto pathos, in quanto, rimasto orfano del padre, passò sotto la protezione dello stesso assassino, diventandone un'ombra, un seguace. Moises è in grado di ripercorrere, quindi, tutta la vita del pugile, tutta la violenza praticata, tutti i fatti politici salienti della Polonia alla vigilia dell'invasione tedesca, può descrivere l'odio verso gli ebrei ed è perfino in grado di citare il nome di tutte le amanti di Shapiro e il destino di tutti i personaggi malavitosi dell'epoca. Ma quanto il lettore può fidarsi di questa voce narrante? Un romanzo senz'altro impegnativo, ricco di personaggi dai nomi similari, che un po' confondono, a tratti ripetitivo, intriso di estrema violenza e sopraffazione e mancante di pietà, ma è una storia che val la pena leggere, che nella parte finale stupisce il lettore con un cambio di prospettiva eclatante, che mette ancora tutto in discussione. Un autore pieno di talento narrativo e una storia destabilizzante costruita all'interno di un quadro storico preciso e buio, si rivelano, secondo me, un'accoppiata vincente.

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