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2018
24 gennaio 2018
152 p., Brossura
9788880560050

Descrizione

È davvero più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo? E perché ci siamo ormai assuefatti all'idea che, per dirla con Margaret Thatcher, "non c'è alternativa" al sistema in cui viviamo? Da queste domande, prende spunto uno dei più incisivi e influenti saggi critici degli ultimi quindici anni: il manifesto politico ed estetico del filosofo inglese Mark Fisher.

Valutazioni e recensioni

4,2/5
Recensioni: 4/5
(20)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Un testo fondamentale per capire il mondo in cui ci muoviamo e per combatterne l'ingiusto funzionamento.

Recensioni: 5/5

Agevole saggio che affronta la supposta '"inevitabilità" del capitalismo e la sua "immortalità", smontandone i presupposti che sono anzitutto endogeni alle menti degli individui. "There is no alternative" è stato il peana della lady di ferro quando "regnava" a Downing Street. Ma Fisher invita ad uno scatto di fantasia per immaginare ed ipotizzare alternative a questo sistema economico che si basa sulla ricchezza nelle mani di pochi(ssimi) e sulla maggioranza degli sfruttati, convinti che deve andare per forza così. Ma NON propone alternative concrete. Ciò che è il limite di questo libro. P.S. Da "bazzicante" del pensiero economico, suggerirei la decrescita felice di Latuche e il cooperativismo imprenditoriale di Zamagni.

Recensioni: 5/5

Un libro importante e direi essenziale per comprendere il mondo in cui viviamo oggi e i meccanismi che lo regolano, e assumere una posizione critica. Sempre attuale.

Recensioni: 5/5

Un testo breve (150 pagine), ma densissimo e certamente non di immediata comprensione. Prendetevi tempo per assimilarlo! Letto una prima volta nel 2019, l'ho ripreso in mano agli inizi del 2022, mettendolo a confonto con gli eventi e le trasformazioni legati alla pandemia: semplicemente illuminante e disarmante. Fisher e prima di lui Deleuze (consiglio la lettura del suo Poscritto sulle società di controllo, in Pourparler) hanno avuto una lungimiranza sorprendente. Tramite il realismo capitalista che ha imboccato la linea politica dell'ultra-autoritarismo siamo oramai nel pieno di una società del controllo. Ahinoi. Mi rammarico solo della mancanza di note, che si sarebbero rivelate più che utili a individuare le numerose citazioni dell'Autore.