Mazzo di 78 carte ( mm), incise in xilografia e acquerellate a mano, verso a stampa. Una carta proviene da un differente mazzo di qualche anno più tardo ma si presume dello stesso stampatore. Giuseppe Maurizio Lando (Torino 1783 ca – 1831), Nel 1805 un giovane calzolaio italiano, arruolato a forza nell'esercito napoleonico, dopo anni di guerre combattute in ogni parte d'Europa ritornò nella sua città d'origine, trovò lavoro presso un fabbricante di carte da gioco e in seguito aprì una propria bottega. Nel 1829 depositò un suo mazzo di Tarocchi in stile "marsigliese". Poco dopo la morte, la moglie depositò nuovamente quel mazzo. Era il 1832. Molti storici, a partire da Stuart R. Kaplan, hanno ipotizzato che i Tarocchi di Lando fossero stati prodotti in Piemonte intorno al 1760, ad imitazione dei Tarocchi marsigliesi. Grazie ad una ricerca genealogica eseguita recentemente da Philippe Noyes e a ricerche d'archivio condotte da Nicola Di Giorgio e Giordano Berti, è stato dimostrato che, in realtà, i Tarocchi di Lando furono prodotti a partire dal 1829, inizialmente da Giuseppe Maurizio Lando, poi da sua moglie, che trasportò la produzione nella città di Asti e infine da suo figlio Giuseppe Basilio. In effetti, i Tarocchi di Lando mostrano una straordinaria somiglianza con i Tarocchi francesi detti impropriamente "di Marsiglia" Probabilmente Giuseppe Maurizio Lando commissionò la preparazione delle matrici in legno ad un incisore francese. In pratica, nei primi decenni dell'Ottocento, mentre qualche fabbricante piemontese cominciava ad elaborare un modello originale, altri, come Giuseppe Maurizio Lando, proseguivano nel solco di una tradizione consolidata da circa un secolo anche in Piemonte, quella dei Tarocchi "marsigliesi". Il mazzo di Lando si caratterizza per le linee più morbide, rispetto ai rudi modelli francesi. In particolare, i volti dei personaggi sono più delicati. Tuttavia, il simbolismo "marsigliese" è intatto, cosicché il mazzo di Lando può essere considerato, nel suo insieme, un'opera tradizionale ed originale al tempo stesso.
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