Boggy Depot

Il 'deposito paludoso', il Boggy depot del titolo di questo album, adeguatamente richiamato dall'immagine di copertina, è una suggestione che rende perfettamente l'idea dei contenuti sonori del lavoro. Il debutto da solista per Jerry Cantrell, chitarrista e voce degli Alice In Chains, è una boccata d'aria fresca per la carriera del musicista, ma al contempo un cupo ristagno di 'heavy feelings' per l'ascoltatore – che, sia chiaro, ne è ben lieto: questa è la cifra stilistica di Cantrell e degli AIC stessi. Le atmosfere malate, malsane del disco si accompagnano ai riff incendiari, spesso con chitarre accordate più in basso del consueto, dispensati a destra e a manca dal musicista e cantante; in tutto ciò la scelta di pubblicare come singolo di traino dell'album la solare, in odore di country Cut you in è decisamente azzardata. Bellissimo pezzo, ma il disco è meglio rappresentato da brani più duri e intensi del calibro di Hurt a long time, My song, Devil by his side o dalla traccia di apertura Dickeye. Assolutamente imperdibile, poi, la ballad Between, vera perla dell'intero lavoro. Concludendo: cd necessario per qualsiasi vero fan degli Alice In Chains.