I/O

Il ritorno del maestro, in un album di rock alternativo in cui sa dire ancora qualcosa di nuovo, senza tradire il suo stile unico. Su tutto spicca la sua voce, inconfondibile e meravigliosa.

Musica che racconta la vita: entusiasmante, travolgente, tragica. Musica che esorta a riflettere, a agiree, soprattutto, a vivere. Il tessuto sonoro è, come solito, perfetto; si integra con la stupenda voce di Gabriel che, con l'età, si è addolcita ma sempre evocativa. Abbiamo a disposizione due diversi mixaggi, di altissimo livello. Uno pittorico e onirico e uno più fedele al vecchio sound di Gabriel. Non comprendo le (poche in verità) critiche che affermano l'incapacità di innovazione dell'artista. Quando la qualità è eccelsa, quando non si rinnegano le proprie origini musicali, quando si mantiene la propria integrità non ci si deve permettere di criticare, alla peggio si fa a meno di acquistare il prodotto. Questa coerenza vale (tanto per fare alcuni nomi) per Gabriel, per Springsteen, per gli Ac/Dc, per i rolling Stones, per i Metallica o i nostri Vasco Rossi, Elisa e Renato Zero. Probabilmente i critici sono quelli che incensano il recentissimo Waters...