La rilegatrice dei libri proibiti

Libro ben scritto. Ti tiene avvinto e al contempo devi smettere per staccarti dalla vicenda complessa ed inquietante. la parte finale non convince tanto

Da un laboratorio di rilegatori caduti in disgrazia, viene fuori tutta la forza di combattere della donna di casa, all'epoca additata per essere ritenuta prima troppo delicata e fragile per il lavoro, poi troppo intraprendente e alla strenua di una prostituta. Ci sono dei passi odiosi, dei passi dove la protagonista si ritrova a dover fronteggiare uomini pericolosi che pur di piegarli alla propria volontà sono pronti veramente a tutto, non solo ad intaccarne il buon nome, ma il tutto ha un suo senso ai fini del racconto in sè, affinchè ci si appassioni alla storia e ci si affezioni alla protagonista. Questo libro contiene tutto: odio e amore, forza e angoscia, libertà e cattività. L'ho adorato, divorato in poco più di una settimana.

Un bel racconto ricco di buoni sentimenti, in grado di coinvolgere il lettore e portarlo a seguire le vite dei protagonisti. Persone che all'apparenza avrebbero tutto (ricchezza, bellezza, fama, carriera) ma l'autrice vuole subito far passare il messaggio che la felicità è altra cosa: quando nella vita si sono affrontati lutti e dolori, si resta segnati da un velo di tristezza interiore che non può essere cancellato dalle soddisfazioni materiali. La scrittura è fluida, con descrizioni talmente vivide che le parole lasciano il posto alle immagini e si ha la sensazione di seguire un film.