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bel libro rapido ma non superficiale all'altezza dell'autore
Facile e veloce da leggere questo libro mette in luce aspetti della politica estera americana ai più sconosciuti: la loro necessità di espandersi e dominare il mondo per ragioni politiche ed economiche e le trame e i complotti in atto per restare in posizione egemonica rispetto all'europa e al resto del mondo. Per qualcuno sarà un vero e proprio shock leggere questo libro, per altri solo una conferma di quanto hanno sempre pensato...
Recensioni
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In un periodo contraddistinto da una profonda crisi internazionale, Sergio Romano torna a riflettere su argomenti di scottante attualità in un nuovo saggio che continua la serie iniziata con Cinquant'anni di storia mondiale e proseguita con La pace perduta. Dopo avere raccontato nei precedenti due volumi gli avvenimenti accaduti nel mondo fra il 1945 e il 2001, in seguito agli importanti e disastrosi sviluppi della tragedia del settembre 2001, l'autore dedica il suo ultimo libro a un argomento più circoscritto e definito: il ruolo assunto dagli Stati Uniti nel panorama mondiale e soprattutto i rapporti tra la potenza americana e gli stati europei. Il percorso storico considerato va dalla caduta del muro di Berlino ad oggi, passando per l'attentato alle Torri Gemelle, la guerra afghana e la minaccia terroristica. Questa volta, nella sua dettagliata analisi Sergio Romano associa ai panni dello storico rigoroso quelli dell'opinionista e oltre alla descrizione puntuale dei fatti propone anche considerazioni personali. La sua analisi, dunque, si propone non solo di chiarire i modi e i fatti che sanciscono l'attuale ruolo "imperiale" degli USA ma si amplia fino a considerare lo posizione degli stati europei, le loro responsabilità nell'affermarsi di tale situazione e le loro possibilità di azione. «Nella nuova fase della politica internazionale iniziata dopo l'11 settembre scrive Romano nell'avvertenza iniziale l'Europa è stata assente o insignificante. Gli Stati Uniti hanno agito da soli, con arroganza imperiale, anche perché l'Europa non ha parlato e non ha agito con l'autorità di cui potrebbe disporre. Il rischio americano, di cui si parla in queste pagine, è soltanto un altro volto dell'impotenza europea. Anche quando parla degli Stati Uniti, questo libro parla soprattutto dell'Europa». L'Europa è dunque di fronte a un bivio: rimanere disunita e di conseguenza "irrilevante" oppure unirsi e dimostrare al mondo una comune volontà di affrontare con stile e metodo nuovi anche i problemi internazionali più gravi e impegnativi. Sergio Romano indica come ciò sia possibile in un libro che si rivolge a tutti, illustrando con parole chiare e stile appropriato, non solo agli studiosi ma anche al grande pubblico, i temi principali della politica d'oggi.
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