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"Dalla stessa cantonata della piazza di Yanahuanca [...], in un umido settembre il tramonto esalò un vestito nero. Il vestito, a sei bottoni, ostentava un panciotto solcato dalla catenella d'oro di un Longines autentico. Come tutti i tramonti degli ultimi trent'anni, il vestito scese in piazza per dare inizio ai sessanta minuti della sua imperturbabile passeggiata." Beh, sineddoche a gogò, linguaggio strepitoso e traduttore come forse non ce ne sono più. Il ciclo andino di Scorza si rivela - almeno in questa sua prima ballata - qualcosa di imperdibile in cui tuffarsi senza salvagente; un pezzo di letteratura completa di tutto; dalla creatività alla veridicità, dall'ironia alla drammaticità, alla straordinaria abilità narrativa. Un mondo talmente ricco e pieno, che passare a 'Storia di Garambombo, l'invisibile', viene automatico.
Il primo libro del ciclo andino, contorto, affascinante e magico
Se siete amanti delle trame intricate, degli spettacolari colpi di scena alla Dan Brown non vi avvicinate a questo libro. Lo trovereste lento, inconsistente e prolisso. Se aspettate con ansia le nuove uscite di Harry Potter, se vi piace perdervi in mondi fantastici e sognare situazioni irreali dove trionfa il lieto fine, evitatelo accuratamente. Lo trovereste angosciante ed opprimente mentre vi parla di problemi lontani da voi. Fate un favore a voi stessi, alla memoria di Manuel Scorza e alla dignità di quegli indios che imparano a memoria interi brani di questo libro che considerano la loro opera epica. Se invece chiedete alla lettura di aprire orizzonti sempre nuovi, se amate viaggiare nel tempo e nello spazio restando a casa vostra, non perdete questo capolavoro. Con la sua prosa ricca, a tratti cruda ed ironica, Scorza vi guida nel mondo delle rivolte contadine del Perù degli anni '50. E vi troverete a combattere contro l'oppressione di un latifondo al limite dell'onnipotenza, a soffrire le loro frustrazioni e condividere le loro indignazioni. E forse un giorno sul treno che vi porta comodamente a Machu Piccu (perchè è solo andando sul posto che si vivono in prima persona i problemi di quel paese... ?!), guarderete con occhi diversi la chola che dal finestrino per pochi spiccioli vuole vendervi da mangiare e da bere.
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