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Dettagli

2022
3 marzo 2022
416 p., Brossura
9788807034886

Descrizione

La Belle Époque è alle porte e il cinema sta per essere inventato quando, il 29 agosto 1882, Carlo Menabrea organizza un sontuoso ricevimento per festeggiare l’acquisto di un castello poco lontano da Biella. Nessuno in città ha intenzione di perdersi l’evento, ma pochi sanno che l’origine di tanta fortuna risiede in una scommessa fatta trent’anni prima: il padre di Carlo, Giuseppe, walser di Gressoney, che come i suoi antenati valicava a piedi i ghiacciai per commerciare lana e prodotti di artigianato in Svizzera, ha deciso di puntare tutto su una bevanda, la birra. Quando nel cielo sopra il castello esplodono i fuochi d’artificio che illuminano il cortile a giorno e si riflettono sul volto di Carlo, anche la sua secondogenita Eugenia, che tutti chiamano Genia, avrebbe qualcosa da domandargli: perché, qualche settimana prima, ha insistito perché fosse lei, e non le sue sorelle, ad accompagnarlo in montagna? E perché, raggiunta la vetta, al cospetto dei Giganti del Monte Rosa, ha tanto voluto che lei, a soli sei anni, assaggiasse la birra?

Fra amori, gelosie, gloria e cadute – e un destino che, come una valanga, colpisce sempre nello stesso punto –, solo più tardi Genia intuirà quello che suo padre non aveva osato dirle: quel sorso di birra era un rito iniziatico. È lei la prescelta, l’erede designata per portare avanti la tradizione di famiglia, anche se nessuno vuole fare affari con una donna. Per riuscirci Genia dovrà, con l’aiuto della madre, diventare un Gigante, come suo padre e suo nonno e come le montagne ai piedi delle quali sono cresciuti tutti loro.

Grazie a un accurato lavoro di ricerca, Francesco Casolo ha costruito un’appassionante saga familiare, epica e intima al tempo stesso, in cui le donne si ritagliano il proprio spazio nella storia con determinazione e coraggio.

Valutazioni e recensioni

4,1/5
Recensioni: 4/5
(18)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Questo libro si autoproclama "saga" senza esserlo: è una biografia, parziale e romanzata, di una componente della famiglia Menabrea, Pochi gli accenni allo sviluppo della produzione birraria, mero contorno alle vicende della protagonista. Nel complesso poco accattivante e noioso.

Recensioni: 5/5

Un libro appassionante, vero, coinvolgente e commovente. Mi è piaciuto moltissimo.

Recensioni: 5/5

Partendo da fatti veri, relativi ai fondatori del marchio di una birra, e perciò badandosi su personaggi veramente esistiti, si racconta degli avvenimenti della famiglia Menabrea. E’ difficile capire la percentuale degli eventi reali/inventati, e sinceramente poco importa, ma il tutto è narrato diciamo in termini semplicistici e superficiali. L’ho trovato anche scoordinato: vi sono parti raccontati anche più volte nel libro (es: la prima e unica festa al Castello che aveva comprato il padre prima di morire), ed ogni volta evidenziando certi aspetti piuttosto che altri, ma altri avvenimenti importanti per la storia narrata sono appena accennati … per esempio il rapporto tra Albertina e Genia; va bene che con il tempo si erano allontanate ma è brutto vedere il modo superficiale in cui si affronta la morte di una delle due sorelle. In sintesi: non c'è profondità. Onestamente ho fatto anche fatica a leggere certe pagine eccessivamente descrittive che finiscono per distrarre il lettore; è scritto come un classico dell’800/inizio 900, probabilmente è quello l’effetto che voleva dare l’autore. Il libro è scritto senza tempo: è stato scritto nel 2022 ma potrebbe anche essere stato scritto nel 1922. Mi sarei aspettato di più da un libro candidato a diversi premi letterari.

Recensioni: 5/5

La storia di una famiglia in cui non si può fare a meno di pensare che grandi uomini, con una visione del futuro e il coraggio di intraprendere strade nuove e innovative, hanno alle spalle grandi donne che li hanno supportati nei momenti belli e hanno saputo trovare la forza e la capacità di assumersi responsabilità in ruoli che all'epoca erano un miraggio in un mondo maschile. Da leggere.