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Sangue e limonata. Hap & Leonard
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Sangue e limonata. Hap & Leonard - Joe R. Lansdale - copertina
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Sangue e limonata. Hap & Leonard

Descrizione


Con sublime ironia, Lansdale scava nel passato dei due detective piú celebri dell'East Texas e compone un mosaico di vicende e personaggi di volta in volta terribili, comici, violenti e nostalgici. Tutti, però, indimenticabili.

«Godetevi questo viaggio nell'infanzia e nell'adolescenza di Hap e Leonard. E credetemi se vi dico che anche per me è stato un piacere scoprire certi dettagli»

– Non ti sei mai chiesto chi di noi due sia il migliore?
– No.
– Bugiardo.
– Sarò onesto, – dissi. – Non voglio scoprirlo.
– Questo lo posso capire, – disse Leonard. – Se dovesse succedere, le conseguenze sul nostro rapporto potrebbero non piacerci.
– E questo lo capisco ancora meglio.


Hap Collins è solo un ragazzo, ma sa già di essere molto diverso dai bigotti razzisti e ottusi della cittadina in cui è cresciuto. E sa che per ridurli a mal partito non bastano le parole: bisogna usare le loro stesse armi. Anche il giovane Leonard Pine è diverso da quelli che lo circondano: nero, gay e, a sorpresa, conservatore. Nella migliore delle ipotesi, i due formano una coppia improbabile. Finché un giorno, per caso, Hap vede Leonard fare il culo a strisce a una manica di bulli. E capisce che, a dispetto delle apparenze, ha trovato il socio ideale.
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Dettagli

2019
26 marzo 2019
205 p.
9788806235307

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 4/5
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V
Recensioni: 3/5
a volte scorre lento

scritto bene, ma scorre a volte lento e con frammenti di splatter. Non attuale

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Simone
Recensioni: 4/5

Una bella idea abbinata ad Hap e Leonard. I due si trovano a percorrere i luoghi della loro infanzia e giovinezza. Ovviamente quei luoghi, oggi totalmente cambiati, fanno riemergere ricordi, immagini e sensazioni ormai sopiti da tempo. Il romanzo racchiude una serie di racconti narrati in prima persona proprio da Hap.

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giuseppe
Recensioni: 4/5

Di Lansdale ho letto tutto ed Hap e Leonard sono i miei personaggi preferiti. Non sarà il miglior libro da lui scritto ma comunque mi è piaciuto e secondo me merita di essere letto

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Recensioni

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Voce della critica

Texas Orientale. Anni cinquanta e sessanta. Hap e Leonard rievocano quando erano piccoli, già facevano battute in ogni situazione. Hap Collins oggi è un attempato bianco di un metro e ottanta, pigro e orgoglioso, buon psicologo di uomini, esperto di Hapkido e arti marziali, vota democratico quando ci va, vive d’amore con la bella acuta rossa naturale, ex infermiera professionale Brett, con la ritrovata figlia Chance e con la cagnetta Buffy. Il suo fraterno amico Leonard Pine oggi è un grosso nero macho, magro ordinato pulito atletico, brizzolato ormai, si arrangia da Hap e Brett quando non convive con amanti maschi, elettore repubblicano se vota. Hap e Leonard sono proprio culo e camicia. Si conobbero quando avevano circa 17 anni, non si sono più lasciati.

Li abbiamo incontrati da investigatori avventurieri adulti, ben li abbiamo visti operare spesso insieme, ora sono in vena di ricordi. Quel giorno è tranquillo, leggiucchiano il quotidiano cittadino, per caso ripensano alla parabola del bastone, a come reagire quando qualcuno ti mena e opprime: Hap si era trasferito a Marvel Creek e, da ragazzino di campagna, pur dopo aver avvisato il preside, aveva presto avuto un problema a scuola con il bulletto che lo picchiava tutti i giorni. L’amato padre gli aveva consigliato di procurarsi un bel bastone e reagire, contro ignoranti e falliti è sbagliato fare i martiri, cattivi e malvagi vanno trattati diversamente dalle persone giuste e rette, aveva funzionato. Escono per andare al dojo ad allenarsi, esausti continuano a chiacchierare a luci spente, nella conversazione Hap si trova a ripercorrere vecchie storie della sua infanzia e della sua adolescenza, anche le prime che hanno vissuto insieme. Vanno avanti così quasi per un intero giorno, prima da soli, pure al caffè, poi a casa, quando le donne di Hap tornano e si incuriosiscono. Incontri e pericoli del vivere nella provincia americana razzista.

Hap & Leonard. Sangue e limonata (205 pagine, 17 euro), tradotto da Luca Briasco, pubblicato da Einaudi, è un romanzo a mosaico sui primordi che arricchisce la divertente intelligente serie noir hard-boiled di Joe R. Lansdale. La successione degli eventi non è sempre regolare, né si incastrano uno nell’altro; in alcuni Hap non è il protagonista, in altri Leonard non è ancora comparso all’orizzonte, in un caso serve addirittura la terza persona. Sono quattordici episodi inframezzati da dialoghi contemporanei, narrati non in ordine cronologico, collocabili fra il 1959 e il 1968, ambientati in un’area di poche decine di chilometri intorno al fiume Sabine, in parte pure a La Borde (dove vivono ora).

Sono racconti, quando Hap inizia a parlare del passato è una narrazione a sé stante, breve e specifica. Il racconto più lungo, quello con Hap più giovane, è quasi in mezzo e dà il titolo generale alla racconta: uscendo dal cinema con la mamma, impiegata e pittrice part time, vedono un ragazzino nero che piange, lo fanno salire a bordo della vecchia Ford nera e sferragliante, sono anche loro poveri ma vige la segregazione e i neri stanno peggio. Lo nutrono e, in qualche modo, scoprono da chi riaccompagnarlo. Non vengono bene accolti, ritornano mogi ma la madre spiega ad Hap: «La vita ha i suoi lati buoni e i suoi lati cattivi. Ha la limonata e il sangue. E non puoi lasciare che il bene che abbiamo fatto, ossia la limonata, venga cancellato da qualcosa che è andato storto».

Hap e Leo sono apparsi come coppia vissuta in una decina di romanzi e qualche racconto (1990-2018) di Lansdale, sempre narrati in prima persona da Hap, e in una serie televisiva che l’autore considera bella, pur non essendo «la versione ufficiale». Costituiscono quasi due lati dello stesso personaggio e subiscono un invecchiamento rallentato. Qui, invece, sono due personalità imberbi e autonome, prima di e durante la sperimentazione della nuova amicizia, non sapendo a quale livello sarebbe giunto il loro legame. Hap fin dal liceo fu capace di vivere dimostrando di non essere razzista, a differenza del pur bravo padre meccanico tuttofare, coraggioso e fisicamente fortissimo. Leo aveva una precoce vocazione gay ed era molto legato allo zio. Insieme si stanno completando da decenni.

Recensione di Valerio Calzolaio

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Conosci l'autore

Joe R. Lansdale

1951, Gladewater (Texas)

Scrittore statunitense. Versatile e prolifico, si è cimentato in avvincenti trame di genere (western, noir, thriller, fantascienza), rinnovandole con uno spiccato gusto pulp nella scelta di elementi grotteschi e di un linguaggio triviale e irriverente. La sua vena migliore si esprime nella capacità di penetrare l’atmosfera del profondo Sud, in violenti chiaroscuri che esaltano l’amicizia, l’amore, il sesso e denunciano le discriminazioni razziali, la malvagità e la stupidità. Atto d’amore (Act of Love, 1980), La notte del drive-in (The Drive-In, 1988, primo di una serie horror), Il mambo degli orsi (Two-Bear Mambo, 1994), In fondo alla palude (The Bottoms, 2000), La sottile linea scura (A Fine Dark Line, 2002), Tramonto e polvere (Sunset...

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