Satyricon. Testo latino a fronte

Il " Satyricon" è uno dei due romanzi pervenutici da tutta la letteratura latina. Non si sa chi sia l'autore ma molti attribuiscono l'opera a un tale Petronio, vissuto al tempo di Nerone e morto durante le repressioni seguite alla congiura di Pisone. L'opera è un divertente romanzo parodistico che sconvolge tutti i canoni di quello greco ellenistico. In quest'ultimo tipo di romanzo protagonisti sono spesso due innamorati che vengono divisi da varie vicissitudini e solo dopo molto tempo si riuniscono. Nel " Satyricon" invece accade qualcosa di totalmente diverso. Innanzitutto protagonista non è una coppia di innamorati ma un triangolo amoroso omosessuale, composto da Encolpio, Ascilto e Gitone. I primi due si contendono i favori del terzo di cui sono entrambi follemente innamorati. Il vero protagonista è però solo Encolpio il quale è il classico intellettuale tipico della corte neroniana. Infatti all'inizio dell'opera è impegnato con un tale Agamennone in una discussione sul declino dell'eloquenza. Tuttavia è secondo me un antieroe in quanto subisce gli eventi e a causa di una profanazione religiosa è perseguitato dal dio Priapo venendo condannato all'impotenza. Inoltre è sottoposto anche a continue violenze femminili. Tuttavia il " Satyricon" non ci è pervenuto per intero ma con solo due frammenti di due libri e un altro intero libro posto in una posizione centrale. Quest'ultimo contiene la cena di Trimalcione. È questi un liberto arricchito e molto rozzo oltre che ignorante. Invita a una cena molte persone tra cui il trio amoroso e Agamennone ma ne combinerà di tutti i colori. Ultimo personaggio importante è il poeta Eumolpo che in un certo momento sostituirà Ascilto. È Eumolpo molto anziano e con tendenze pederastiche esplicitate nella novella dell'Efebo di Pergamo. Infatti all'interno dell'opera sono inserite molte novelle che sono una specie di digressioni. La più celebre è " La matrona di Efeso".

il precursore del romanzo moderno.

Il libro è brillante ma mancano diverse sezioni andate perdute la cui mancanza, secondo me, non permette di comprendere a pieno la storia. Comunque le note a fondo pagina sono un valido aiuto. Il contenuto è scandalistico, da vietare ai minori di 18 anni. Senza dubbio un classico della letteratura latina da leggere.