Il regista. 29 ore per non morire

Elisabetta Cametti non mi delude mai. Il regista è un libro avvincente , ricco di colpi di scena, che ti fa credere di aver capito tutto e invece ti spiazza con un finale agghiacciante. Scritto bene, ti coinvolge nelle indagini alle quali sembra di partecipare rimanendo coinvolto nel caos così ben organizzato dalla scrittrice.. un thriller molto bello.

L'autrice cadenza la trama e la caratterizzazione dei personaggi proprio come una consumata "regista". Il libro è un crescendo di tensione e di colpi di scena dall'inizio alla fine; brava l'autrice a farti sentire dentro la storia, coinvolto con i protagonisti. Un thriller ben costruito, solido, è difficile capire chi sia il cattivo di turno e quali sono le sue motivazioni.

- IL REGISTA- Elisabetta Cametti "Fino a quarantacinque minuti prima si sarebbe domandata quanto sarebbe durato ancora quell’incubo. Adesso aveva paura che finisse troppo in fretta. Il tempo assume un valore diverso per chi non ne ha”. É il tempo che la fa da padrone in questa storia che si sviluppa nell’arco di 29 ore. 29 ore per risolvere l'enigma che lega una serie di efferati omicidi e catturare un serial killer spietato e crudele.Un conto alla rovescia inesorabile,che inizia col ritrovamento del primo cadavere, in un sacco da barbone,con una macchina fotografica al posto degli occhi, che sono stati asportati, e con accanto a sé un disegno.A questo delitto ne seguiranno altri, stesso modus operandi,che coinvolgono persone che sono state ospiti in una trasmissione televisiva, insieme a Veronika,la protagonista principale,una fotoreporter che documenta la cruda realtà delle strade Newyorchesi e Derek, suo avversario nel contendersi le preferenze del pubblico a colpi di audience. Il filo conduttore del libro è chiaro: “fino a che punto sei disposto a spingerti, per salvare la vita di una persona che ami?” Ed è questo il gioco crudele condotto dal nostro “Regista”. Un mostro che ha piena coscienza di saper manipolare i comportamenti di altri esseri umani, come burattini, per portarli esattamente a fare ciò che lui vuole. Il mistero di sapere come ci riesce sarà la soluzione per conoscere la sua identità e sarà quello che tenterà di risolvere Barbara Shiller, una profiler del NYPD. Tutti i protagonisti del libro sono loro malgrado, sia vittime che carnefici, perché il bravo Regista ha diretto un gioco perverso alla perfezione e nella sua mente malata ha la certezza di aver creato un vero e proprio capolavoro che rimarrà impresso nella mente di tutti, come si vede bene nell'ultima pagina del libro. Ancora una conferma per me, la bravura di questa scrittrice. Riesce come nel precedente libro che ho letto a tenermi incollata alle pagine e a mantenere alta la mia