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scheda di Bisio, F., L'Indice 1986, n. 8
La tematica dell'azione, nonchè di tutta la sua rete concettuale, è l'argomento attorno al quale Ricoeur abbozza un confronto tra l'analisi fenomenologica e quella linguistica. È soprattutto quest'ultima ad essere studiata, attraverso la rilettura di autori quali la Anscombe, Danto, Austin. Particolare attenzione è riservata alle opere di C. Taylor e G.H. Von Wright, che hanno tentato di superare la classica alternativa fra spiegazione (scientifica) e comprensione (fenomenologica). Ricoeur ritiene che esista un parallelismo tra metodo fenomenologico e analisi linguistica sullo studio dell'azione, e crede di trovarne un antecedente in Aristotele. Tuttavia, secondo l'autore, all'analisi linguistica sfugge quell'aspetto che viene definito del "corpo proprio": il corpo viene a spezzare la simmetria soggetto-oggetto che è fondamentale per questo tipo di analisi, portando all'attenzione del filosofo un aspetto precluso allo studio della mera espressione linguistica. Proprio nel riferimento all'irriducibilità del vissuto sta, secondo Ricoeur, la superiorità e la fecondità di una fenomenologia genuina.
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