Eve ha una ragazza che la adora, un'indole impulsiva e il segreto timore di sprecare la sua breve gioventù stando con una sola persona. Perciò, una sera, condivide alcuni suoi nudi online. Ed è così che conosce Olivia e, tramite Olivia, il carismatico Nathan. Nonostante i campanelli d'allarme del suo istinto, ben presto Eve si ritrova in una relazione a tre, che la turba tanto quanto l'affascina. Man mano che la tresca si sviluppa in una gelida e scintillante New York, Eve è costretta a fare i conti con le domande che più la ossessionano: che cosa portiamo nel sesso? Che cosa rivela di noi stessi e degli altri? E come possiamo conciliare ciò che vogliamo con ciò che pensiamo dovremmo volere? Nel modo in cui solo i grandi romanzi riescono a fare, Servirsi affonda i denti nelle innumerevoli contraddizioni che infarciscono le nostre idee di sesso e sessualità. Piccante e al tempo stesso intellettualmente stimolante, riuscito mix di sacro e profano, l'appassionante esordio di Lillian Fishman è audace e sfrontato, nonché una lettura imprescindibile ed estremamente piacevole.
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Quello che mi turba più di tutto è leggere chi definisce questo libro - così come altri della sua stessa risma - ‘lo specchio di una generazione’. Ma quale generazione? A me non risulta che la maggior parte della gente comune possa permettersi di passare le giornate a pancia all’aria come questa figlia di papà. Tralasciando coloro che ne parlano come di un romanzo ‘riflessivo e cerebrale’ addirittura ‘piccante‘, 'erotico‘, 'bollente‘ – davvero basta così poco per sconvolgerci? L'idea di fondo potrà anche essere interessante, ma bisogna che sia quantomeno sviluppata. Perché se tutto ciò che c'è di vagamente stimolante mi viene proposto nelle prime quattro pagine - per non dire sulla retrocopertina del libro - a che mi serve leggere le successive duecento, per altro sempre uguali a se stesse? A fine lettura ti viene da dire solo: va bene, e quindi?
Eh, si vede che la moda attuale è quella dei romanzi erotici filosofici, magari con sprazzi di psicologia applicata. Appena finito uno, già recensito (non in maniera positiva) ne trovo un altro: noioso, intellettualmente inutile, con l'unico stimolo di finirlo alla svelta, almeno per capirne il finale ... che non c'è ! Lasciamo perdere, voto 4