La settima onda

Romanzo epistolare contemporaneo, composto solo da mail: un botta e risposta brioso e genuino, davvero molto godibile. Lo consiglio soprattutto a VOI, che avete smesso di credere alla settima onda e all'Illusione del Tutto.

"La settima onda" è il seguito del libro "Le ho mai raccontato del vento del Nord?" il quale ho finito rimanendo in uno stato di delusione e amarezza non poco rilevante, il che però mi ha fatto a pieno comprendere quanto il libro fosse travolgente: tanto che ho percepito io stesso lo stato di delusione e afflizione nella quale si ritrova la protagonista femminile al finale. Il primo libro mi era piaciuto tanto da precipitarmi a comprare il secondo che non è stato da meno. Un altra volta mi sono ritrovato catapultato tra le e-mail di Emmi e Leo, nel loro gioco di ruolo un po' vecchio stile (viste gli odierni mezzi di messaggistica), tra le loro emozioni struggenti, appassionanti, avvolgenti. I due protagonisti sembrano tornare adolescenti nel parlarsi, anzi, nello scriversi, nel raccontarsi attraverso le lettere di una tastiera, nell'aspettare impazientemente un messaggio, nel desiderio ardente di vedersi, toccarsi, aversi. Questo libro è una lettura leggera, scorrevole, stravolgente, intrigante, originale e ammaliante, l'ho davvero amato, e ho apprezzato il secondo volume perché Leo ed Emmi meritavano il loro lieto fine.

La settima onda di Daniel Glattauer seguito di “Le ho mai raccontato del vento del nord” di cui trovate la recensione nel post precedente Anche qui ritroviamo Emmi e Leo, di nuovo alle prese con uno strano rapporto virtuale che non si può certo definire un’amicizia. Però Emmi è sposata con Bernhard e Leo, durante il suo trasferimento a Boston, conosce Pamela... Molte di voi mi avevano avvisata che questo secondo volume non sarebbe stato all’altezza del primo e lo confermo! La lettura è fluida ma i due protagonisti risultano un po’ assenti, perennemente indecisi e alcuni atteggiamenti sono infantili. Ho apprezzato molto, come nel primo volume, la sola presenza di email che si sono scambiati i protagonisti. Non ho però ritrovato il coinvolgimento emozionale del primo libro.