La sfida di Landover

Questo libro si conferma all'altezza del precedente come trama e stile; niente a che vedere con i primi tre. L'autore ha alzato il livello del ciclo con il 4° e 5° libro, e vale la pena leggerli anche se i primi tre non piacciono. Non capisco però che bisogno abbia l'autore di bastonare così Abernathy. Alla luce anche dei dati forniti dal libro successivo, ho avuto l'impressione che da questo libro il tempo stia scorrendo in maniera diversa dalla Terra, cosa che nei primi libri non accadeva. Se Ben è a Landover da 15 anni, Elizabeth dovrebbe avere 24 anni, e invece ne ha 16. Spero che l'autore ci spieghi in qualche modo il motivo per cui il tempo scorre in maniera uguale e poi diversa tra Landover e la Terra, e non ci lasci con l'unica spiegazione che in un mondo pieno di magia le cose vanno a singhiozzo (tipo la crescita di Mistaya): spiegazione che su Mistaya posso accettare ma non sul funzionamento del regno. Landover è un mondo dal potenziale infinito, una porta per decine di altri mondi, eppure l'autore non ha ancora deciso di sfruttarne tutte le possibilità.

Il meccanismo è ormai collaudato,ma alla lunga è stancante trovare sempre gli stessi personaggi e le stesse situazioni.Carino in alcune parti,ma brooks da l'impressione di raschiare il fondo del barile.Per me la saga di landover si chiude qui,visti i recenti fallimenti e la trama da fantasy adolescenziale non ho alcuna intenzione di comprare "La principessa di Landover",che puzza lontano un miglio di operazione commerciale.

Splendido. Bella la trama, per chi ha amato Landover questo è un altro capitolo memorabile.