Il racconto duro, sincero fino al sangue, per parole e immagini, di uno degli artisti più solidi e interessanti e complessi della scena rap italiana.
L'infanzia difficile, sballottato come un pacco tra la provincia di Varese, Treviso e la Sicilia. La scoperta della letteratura, delle arti marziali, della filosofia orientale. Gli amici, il carcere, l'amore. La musica, il successo, con singoli come 7 miliardi, Polo Nord e tanti altri. E soprattutto, ad abbracciare tutto, la provincia come scelta di vita, come culla di contraddizioni – il lago, i "fantaboschi" che possono essere luoghi da cartolina oppure tetri e minacciosi. Il signore del bosco è il racconto duro, sincero fino al sangue, per parole e immagini, di uno degli artisti più solidi e interessanti e complessi della scena rap italiana.
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Conoscevo già Massimo Pericolo dalle sue canzoni e dalle sue collaborazioni; ho comprato il libro spinto dai testi delle sue canzoni e delle sue strofe. Una lettura molto interessante. Oltre all’esperienza del carcere (di cui riporta tutti i particolari) che comunque ha accantonato (riscattandosi con gli interessi e ottenendo il successo che meritava), si scopre un ragazzo sensibile e dalla psicologia complessa e interessante. Un ragazzo che legge libri di filosofia e psicologia, amante del Kung-fu e della meditazione. Ho annotato alcuni libri da lui letti e li ho acquistati; li sto trovando molto interessanti. Complimenti Ale, penna d’oro del rap italiano.