Simboli e riti delle donne celtiche, regine e dee al tempo di Artù

Mi spiace dare così poche stelline a un libro che tratta di un argomento a cui sono molto interessata, ma l'impressione generale che ho avuto è che quest'opera non abbia visto un editor e che le bozze non siano state rilette. Troppi errori grammaticali (in primis, ovunque soggetti separati dai verbi da una virgola), sviste di battitura, incoerenze varie (per esempio: Medioevo, Medio Evo, medioevo? Quale dei tre?), testo esposto praticamente solo con frasi coordinate (la paratassi alla lunga annoia), ripetizioni e incongruenze interne, elenchi a non finire... E i "Pre-Rafaeliti" per Preraffaelliti? Insomma, la bontà dell'opera è inficiata da una scrittura non proprio ottimale. Senza contare, inoltre, che si tratta ben più della materia arturiana e dei testi che la espongono e studiano più che dell'indagine su quanto effettivamente le donne ivi presenti possano essere residui di una cultura gilanica pre-indoeuropea, come da intenzioni dell'autrice. Consigliato a chi cerchi un libro che contenga un buon numero di fonti su Artù e la sua leggenda, di modo da averle raccolte tutte insieme e dalle quali poi partire per approfondimenti su altri lidi.